Reddito di Inclusione: possibile ampliamento, Gentiloni aumenta i fondi

Pubblicato il 2 Ottobre 2017 alle 12:52 Autore: Daniele Sforza
Reddito di inclusione: Gentiloni e Padoan, possibile aumento fondi

Reddito di Inclusione: possibile ampliamento, Gentiloni aumenta i fondi.

In occasione della terza conferenza nazionale sulla famiglia in Campidoglio, il governo ha parlato chiaramente del reddito di inclusione. E della priorità che hanno le misure relative alla lotta contro la povertà. C’è la volontà di ampliarlo, secondo alcune fonti perfino di raddoppiarlo. Anche per aumentare le possibilità e le potenzialità di uno strumento che sarà operativo dal 1° gennaio 2018, con una dotazione di 1,6 miliardi di euro. La volontà da parte del governo – e a ribadirlo sono stati Gentiloni e Padoan – è quella di arricchirlo, potenziarlo. Magari allargando la platea, sicuramente incrementando i fondi. Forse per mettere a tacere le polemiche su una misura che, rispetto a quelle precedentemente in vigore, riduce la platea di beneficiari.

Reddito di inclusione, Gentiloni: “Puntiamo ad arricchirlo”

Sul reddito di inclusione, il premier Gentiloni è stato chiaro. “Da gennaio sarà uno strumento importante nella lotta alla povertà. E nella prossima legge di bilancio puntiamo ad arricchirlo. È il nostro impegno. Sicuramente, è stato fatto un passo nella giusta direzione”.

A fare eco alle parole del Presidente del Consiglio, ci ha pensato il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan: “Il reddito di inclusione è uno strumento dotato di risorse ancora non sufficienti. Vedremo negli ambiti molto ristretti cosa si può fare di più”.

Reddito di inclusione: “Poche risorse, ma ci sono priorità”

Sul tema è intervenuta anche il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi. Che ha ribadito le volontà comuni del governo. Le risorse previste nella legge di Bilancio saranno “limitate” necessariamente. Eppure ci saranno delle priorità da affrontare. E sulle quali investire risorse ed energie. Tra queste, oltre al reddito di inclusione e alle misure di lotta alla povertà, si annoverano anche la battaglia contro la disoccupazione. Soprattutto giovanile.

Per quanto riguarda il Rei, c’è l’intenzione di rafforzare il fondo per le famiglie più numerose e quindi svantaggiate. Nella manovra potrebbero rientrare in tal senso nuove misure e agevolazioni. Ed essere rinnovate quelle già esistenti. Come ad esempio il bonus mobili, rivelatosi “molto utile per tante giovani coppie e non solo”.

Padoan ha ribadito le priorità della manovra per il 2018. Ovvero, il consolidamento dei conti pubblici, la sterilizzazione delle clausole Iva-accise e gli strumenti relativi alla crescita inclusiva e agli investimenti. A causa dell’alto debito pubblico, ha avvisato Padoan, le risorse sono ancora limitate. Eppure la Boschi, a conclusione della conferenza, ha confermato l’impegno del governo nei prossimi anni di realizzare riforme più ampie per aiutare le famiglie più svantaggiate. La priorità più alta resta sempre all’occupazione. “Possiamo fare tutte le misure di sostegno alle famiglie, assistenziali, agevolazioni fiscali. Ma chi fa un figlio se non c’è lavoro?” l’interrogativo della Boschi.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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