Decreto Pa, soppressa la quota 96, ira Pd

Pubblicato il 4 Agosto 2014 alle 11:52 Autore: Giuseppe Spadaro

La Commissione Affari Costituzionali del Senato ha dato parere favorevole ai 4 emendamenti soppressivi, presentati dal governo, in materia di Pubblica amministrazione tra cui la cosiddetta quota 96, che sbloccava 4 mila pensionamenti nella scuola. Un altro degli emendamenti a firma dell’esecutivo riguarda i benefici previsti con riferimento alle vittime di atti di terrorismo che saltano. Un emendamento del governo al dl P.A. rivede invece i limiti d’età per il pensionamento d’ufficio, eliminando il tetto dei 68 anni inserito per professori universitari e medici. Restano invece le soglie previste per il resto dei dipendenti pubblici (62 anni e 65 per i medici). Quasi sicuro il ricorso alla fiducia. “Dobbiamo correre e, a questo punto, Visto che è stata messa alla camera, mi sembra ragionevole” ha detto il ministro Madia.

 ministro marianna madia e quota 96

La soppressione della cosiddetta “quota 96” ha scatenato le ire di una parte del Pd. “Lo stop del governo a quota 96 è una vergogna. La burocrazia sorda e cieca vince sulla politica, svilendo e svillaneggiando il ruolo del Parlamento” dichiara Barbara Saltamartini, vicepresidente della commissione bilancio della Camera. “Mentre il Governo va in Europa a chiedere crescita e sviluppo, affinchè non siano i burocrati e i tecnocrati a decidere le sorti del nostro Paese, in Italia il Governo si fa dettare la linea politica proprio da quei burocrati e tecnocrati. Quale credibilità ha il Governo se neanche in casa propria riesce a far valere la sua?” spiega Saltamartini. “Così facendo si sta perpetrando un’ingiustizia, causata dalla legge Fornero che, nella sostanza, impedirà per il terzo anno consecutivo, a 4mila giovani insegnanti di entrare nel mondo della scuola. Tutto ciò è inaccettabile” conclude Saltamartini.

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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