M5S al 22% nei consensi, ma alle Politiche potrebbe sgonfiarsi

Pubblicato il 21 Giugno 2012 alle 16:26 Autore: Giuseppe Martelli

M5S al 22% nei consensi, ma alle Politiche potrebbe sgonfiarsi

 

In questo articolo il tema che si vuole affrontare non riguarda strettamente il MS5 ma riguarda un fenomeno che inizia ad essere percepibile proprio grazie al movimento guidato da Beppe Grillo.

Parliamo del boom nei sondaggi fatto registrare dal comico genovese all’indomani delle amministrative 2012. Ormai ci sono istituti di ricerca che stimano il consenso per Grillo intorno al 22% e quasi tutti prevedono una forte crescita nei prossimi mesi.

Ci siamo quindi chiesti il perché di queste previsioni in un contesto dove il MS5, seppur in crescita, appare potenzialmente lontano dal 20% e oltre di consensi che gli vengono attribuiti. Nel tentativo di dare una spiegazione razionale mi sono tornati in mente alcuni capitoli di un bellissimo libro di una straordinaria sociologa tedesca: “La Spirale del silenzio, per una teoria dell’opinione pubblica” di Elisabeth Noelle-Neumann.

Parlare del libro sarebbe bellissimo ma lo spazio è poco ed alcuni concetti richiederebbero molte righe, soprattutto perché il libro si sviluppa partendo dalla definizione di opinione pubblica e di spazio (pubblico); concetti che potrebbero apparire banali ma che in realtà sono molto articolati complessi.

Senza dilungarci troppo sulle corrette definizioni, prendiamo come valida la definizione più estesa di spazio pubblico ed opinione pubblica che vuol dire, in poche parole, che tutti siamo costantemente influenzati da diverse spinte (opinioni), che vengono veicolate dalla tv, dai media, dai social network, dalla cerchia sociale di riferimento ecc. ecc., e che contribuiscono a strutturare un’opinione

La Noelle-Neumann però, studiando le elezioni in Germani del 72 e del 76, attraverso i sondaggi Allensabach, rileva come ogni individuo, oltre a domandarsi cosa fare, si chiede cosa faranno gli altri, e ciò che percepisce (dagli altri cittadini) è fondamentale per scelta finale.

La sociologa arriva a tale conclusione studiando il comportamento dei sostenitori, militanti ed elettori dei due partiti maggiori CDU/CSU ed Spd nelle elezioni del 72 (favorevoli alla Cdu/Csu) e in quelle successive del 76 (favorevoli all’ Spd). In entrambi i casi emerge che gli intervistati avevano un percezione per lo più esatta dell’esito finale delle elezioni, con percentuali poco in linea con i sondaggi, ma molto vicini a quello che poi sarebbe stato il risultato reale. Queste osservazioni furono determinanti nella riflessione della Noelle-Neumann che arrivò quanto meno a definire due punti fermi:

-Le persone si chiedono cosa faranno gli altri e ne tengono conto nel strutturare la propria opinione.

-La percezione che gli elettori hanno può essere fortemente inquinata dai mezzi d’informazione schierati o da opinion leader di parte, ma una volta capito “dove tira il vento”, i meccanismi di desiderabilità sociale e il tentativo di non essere isolati rendono reale ciò che prima era percepito; in un certo senso la profezia che si auto-avvera.

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