Berlusconi, attesa nel Pdl per la nota del Quirinale

Pubblicato il 13 Agosto 2013 alle 10:01 Autore: Gabriele Maestri
Forza Italia chiede che Napolitano faccia chiarezza in Parlamento

Sulla questione “agibilità politica” di Silvio Berlusconi, entro domani dovrebbe arrivare anche la voce di Giorgio Napolitano. 

La notizia sembra decisamente fondata, dal momento che questa mattina i maggiori giornali italiani (Corriere, Repubblica Stampa) hanno in grande evidenza sulle loro pagine proprio il richiamo a una nota del Quirinale attesa “prima di Ferragosto”, anche se il quotidiano torinese ipotizza la diffusione già oggi.

Fonti del Colle, dunque, danno per certo l’intervento di Napolitano, mentre fino ad ora le stesse fonti avevano escluso categoricamente che si fosse parlato del “caso Berlusconi” negli incontri avuti con le delegazioni dei partiti che sostengono il governo (è valso in particolare quando stati ricevuti gli esponenti di Pdl e Pd la scorsa settimana).

Quel che è certo è che il Presidente ha usato questi giorni per costruirsi un’idea sulla questione, attraverso vari contatti (diretti e telefonici) e molte riflessioni sulle possibili strade da seguire dopo la sentenza della Corte di Cassazione che ha condannato Berlusconi in via definitiva.

napolitano berlusconi

Da una parte, certamente, sono forti le pressioni del Pdl e delle persone più vicine al Cavaliere, affinché si trovi una soluzione per non espellere il fondatore del partito dalla vita politica italiana, che sia un provvedimento di clemenza o una decisione di altro tipo.

Dall’altra, c’è la netta contrarietà ufficiale del Pd (e, soprattutto, dei suoi militanti) a qualunque strategia che aggiri in pratica gli effetti della condanna, dati sia dall’interdizione dai pubblici uffici (ancora da ricalcolare), sia dall’applicazione delle norme della cd. “legge Severino” sull’incandidabilità dei condannati in via definitiva.

La questione è particolarmente delicata sul piano politico (e non sfuggono i motivi), ma anche su quello giuridico: vari esperti di diritto penale e costituzionale sono intervenuti in questi giorni, in buona parte per negare che vi siano alternative alla decadenza e (comunque) all’incandidabilità di Berlusconi alle prossime elezioni. Così come l’ufficio giuridico del Colle ha preparato un corposo fascicolo sulla questione.

Napolitano, in ogni caso, terrà probabilmente conto di tutto questo nella sua nota di oggi (o di domani): si parla di una dichiarazione ufficiale, pesata in ogni parola, in cui probabilmente si darà conto con ampiezza di tutto ciò che potrebbe essere di competenza del Capo dello Stato in una situazione come questa, a partire dall’irrogazione di un provvedimento di clemenza.

Umberto Rosso, su Repubblica, scrive che probabilmente la nota non arriverà prima dell’incontro tra Napolitano e il diplomatico per eccellenza di Berlusconi, Gianni Letta: si parla di un possibile abboccamento domani a Castelporziano, ma non è da escludere che qualcosa si muova prima.

L'autore: Gabriele Maestri

Gabriele Maestri (1983), laureato in Giurisprudenza, è giornalista pubblicista e collabora con varie testate occupandosi di cronaca, politica e musica. Dottore di ricerca in Teoria dello Stato e Istituzioni politiche comparate presso l’Università di Roma La Sapienza e di nuovo dottorando in Scienze politiche - Studi di genere all'Università di Roma Tre (dove è stato assegnista di ricerca in Diritto pubblico comparato). E' inoltre collaboratore della cattedra di Diritto costituzionale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Parma, dove si occupa di diritto della radiotelevisione, educazione alla cittadinanza, bioetica e diritto dei partiti, con particolare riguardo ai loro emblemi. Ha scritto i libri "I simboli della discordia. Normativa e decisioni sui contrassegni dei partiti" (Giuffrè, 2012), "Per un pugno di simboli. Storie e mattane di una democrazia andata a male" (prefazione di Filippo Ceccarelli, Aracne, 2014) e, con Alberto Bertoli, "Come un uomo" (Infinito edizioni, 2015). Cura il sito www.isimbolidelladiscordia.it; collabora con TP dal 2013.
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