Milan e Napoli, due squadre, due volti, tre punti

Pubblicato il 19 Settembre 2013 alle 10:14 Autore: Lorenzo Stella
Champions League pagelle shaktar-roma

Grande Napoli, Milan vince a fatica

Il primo mercoledì di Champions non è avaro di emozioni: la tripletta di Messi all’Ajax, il Chelsea di Mourinho che riesce a farsi rimontare e superare dal modesto Basilea allo Stamford Bridge. l’Atletico e lo Schalke 04 che si impongono nettamente sullo Zenit e sulla Steaua.

Anche alle italiane il primo mercoledì di Champions regala i tre punti che, dopo la figuraccia rimediata dalla Juventus la sera precedente in terra danese, serviranno a tenere su il morale degli stessi tifosi. I quali, in verità, hanno seguito i propri beniamini con atteggiamenti ben diversi: a Napoli tante emozioni, a Milano tanti sbadigli.

Il Milan, impegnato contro un avversario potenzialmente pericoloso come il Celtic, scende in campo martoriato dagli infortuni ma non ci sono scuse per la sufficienza con la quale i giocatori si sono approcciati all’incontro. I rossoneri in Europa hanno sempre dato il meglio di sé e, in effetti, ci si sarebbe aspettati una reazione d’orgoglio di fronte alle difficoltà fisiche dimostrate dalla squadra ma, stasera più che mai, ci si è accorti di quanto il rinnovo generazionale abbia modificato anche il carattere di una squadra mai doma.

Christian Zapata ha sbloccato il risultato contro il Celtic

Christian Zapata ha portato in vantaggio il Milan

Il Milan parte in quarta cercando di imprimere immediatamente una svolta al match ma, già un quarto d’ora dopo, gli scozzesi si preoccupano di abbassare i ritmi fino a spegnere la musica. Poche le emozioni del primo tempo, ancora meno quelle del secondo: solo il Celtic regala brividi prima con De Jong e poi con Stokes.

Finalmente, nell’ultimo quarto d’ora,  la squadra di Allegri si sveglia e, quasi per caso, si porta in vantaggio con Zapata (deviazione di Izaguirre) e, ancor più involontariamente, arriva al raddoppio al 40′ del secondo tempo grazie ad un tap-in di Muntari. Più che mai vale la frase fatta: “Vince ma non convince”

Tutta un’altra musica, meglio melodia, a Napoli dove gli azzurri mettono in scena un melodramma pieno di colpi di scena e sorprese. Le azioni pericolose, molto spesso causate più da errori avversari che da bravura propria, sembrano essere monopolizzate dal Borussia Dortmund, soprattutto nella parte iniziale della gara.

Gonzalo Higuain, sempre più protagonista nel nuovo Napoli

Gonzalo Higuain, sempre più protagonista nel nuovo Napoli

Il Napoli parte un po’ sottotono ma, alla mezz’ora di gioco, arriva il gol di Higuain di testa su calcio d’angolo ed il Vesuvio esplode; ancor più del vulcano esplode Klopp che contesta agli azzurri di aver battuto il calcio d’angolo senza attendere che Subotic fosse tornato in campo ma l’arbitro Proenca non accetta le polemiche e lo espelle.

Seconda espulsione, sul finire del primo tempo, per il portiere della formazione tedesca Weidenfeller che tocca con le mani il pallone fuori area. Il Napoli è già in vantaggio ma Benitez non si accontenta e ordina ai suoi di imbastire l’assedio che raggiunge il proprio scopo al 22’ della ripresa quando Insigne, dipingendo una traiettoria imprendibile su calcio di punizione, insacca.

Solo l’autorete di Zuniga mette in discussione il risultato nonostante la voglia di agguantare il pareggio dei tedeschi. Proenca fischia. 2 a 1 per un Napoli che si sta ritagliando sempre di più un ruolo da protagonista sia in Italia che in Europa.

Risultati finali

Milan-Celtic 2-0 (81′ Zapata, 85′ Muntari)

Napoli-Borussia Dortmund 2-1 (29′ Higuain, 67′ Insigne)

L'autore: Lorenzo Stella

Nato a Carmagnola (TO) il 3 ottobre del 1992, studio presso l'Università degli studi di Torino, corso di laurea in Scienze politiche e sociali. Scrivere è, da sempre, la mia più grande passione e, dopo aver scritto per alcune testate sportive locali, ho iniziato a scrivere per la testata on-line Termometro Politico nel maggio del 2013. Da febbraio del 2014 ricopro il ruolo di Vice-caporedattore della sezione sportiva di Termometro Politico.
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