Checco Zalone al cinema con “Sole a catinelle”

Pubblicato il 12 Ottobre 2013 alle 17:25 Autore: Cecilia Lazzareschi

Tra poco “Sole a Catinelle”, ultimo film di Checco Zalone

Checco Zalone vuole stupire ancora: un’altra trama, un’altra ambientazione, ma sempre lui con la sua genuina comicità.

“Sole a catinelle” sbarcherà nelle sale cinematografiche a partire dal 31 ottobre, e mentre mancano pochissimi giorni, il trailer circola sul web e regala già le prime risate.

Le aspettative sono tante, anche perché i due precedenti film “Cado dalle nubi” e “Che bella giornata”, usciti l’uno del 2009, l’altro nel 2011, avevano avuto un successo oltre ogni pronostico. La regia, anche per questo ultimo, è sempre di Gennaro Nunziante e il filo conduttore che univa gli altri due film sembra riproporsi ancora.

Questa volta una novità: Checco per la prima volta interpreta la parte di un papà, e il rapporto padre-figlio fa da sfondo e insieme da protagonista dell’intero film. Parte tutto con una promessa: «Se sarai promosso con tutti dieci papà ti regala una vacanza da sogno».

Il problema però è che Checco, venditore di aspirapolveri in crisi con la moglie e a corto di soldi, non può permettersi nessuna vacanza, tantomeno da sogno. Ma l’ironia della sorte vuole che il figlio Nicolò ottenga proprio una pagella perfetta e il padre sia costretto a mantenere la promessa.

Sole-a-catinelle-locandina-zalone-cinema

I due partono così verso il Molise, dove Checco spera di poter racimolare qualche soldo dai parenti, e alla fine si trovano per caso a casa di Zoe, una ragazza dell’alta società che ha un figlio coetaneo di Nicolò. Nasce un’amicizia e Zoe fa entrare padre e figlio nel mondo delle feste esclusive e della ricchezza senza limiti, accorgendosi poi che l’unico spiraglio di innocente spregiudicatezza, su uno sfondo di materialismo e ipocrisia, è rappresentato proprio da Checco.

Nemmeno questa volta la comicità è ottenuta tramite i soliti clichés da cinepanettone: il comico pugliese diverte trattando temi tutt’altro che superficiali, e noi lo abbiamo imparato con i due film che lo hanno reso famoso. Ciò che viene messo in scena, è sempre fondato su una dicotomia di base: Eterosessuali e omosessuali, Nord e Sud, italiano medio e terrorista arabo; questa volta padre-figlio e madre-figlio, ricchezza e povertà. Questo aspetto, insieme alla genuinità che si coglie nel personaggio di Checco, sono gli elementi fondamentali che costituiscono quel filo conduttore citato prima.

al cinema sole a catinelle film di checco zalone

Così si ottiene un doppio risultato uscendo dalla sala cinematografica: all’esterno spunta il sorriso, mentre più in fondo si innesca una riflessione sui temi che ci vengono posti sotto gli occhi senza mezze misure. Un invito a ridere e prendere più con leggerezza certe problematiche sociali, senza sminuirle nemmeno per un attimo. Non a caso, nessuna polemica è mai stata mossa, sebbene le tematiche delicate: questa è la prova che l’ironia è gestita con una maestria impeccabile e che si può (e si dovrebbe) far ridere anche senza offese e volgarità.

E poi con questo film, una volta di più, sappiamo già cosa aspettarci: tante risate, ma non moderate… a catinelle.

L'autore: Cecilia Lazzareschi