Chi emergerà in Italia nel 2012? Speriamo che sia (anche) femmina!

Pubblicato il 2 Gennaio 2012 alle 13:21 Autore: Teresa Cardona
Chi emergerà in Italia nel 2012? Speriamo che sia (anche) femmina!

L’Espresso in edicola (e on line) questa settimana, pubblica un articolo dal titolo “Chi emergerà nel 2012?”.

La foto che accompagna il pezzo è paradigmatica di come vanno (o meglio, di come le si fanno andare) le cose qui da noi, nella Repubblica Italiana: TUTTI UOMINI.

Alcuni di indubbia qualità, come il sindaco di Milano Giuliano Pisapia o Sergio Chiamparino (in attesa di collocazione).

Ma comunque tutti uomini.

Preoccupante.

Perché il mondo sembra andare – con fatica, per carità, ma con una certa determinazione e costanza – in tutt’altra direzione.

La Cancelliera tedesca Angela Merkel, la Segretaria di Stato USA Hillary Clinton, la Direttrice del Fondo Monetario Internazionale Christine Lagarde, la Presidente del Brasile Dilma Rousseff, per citare alcuni esempi eclatanti di donne che hanno conquistato ruoli di potere effettivo.

E tante altre donne “sconosciute”.

Protagoniste in quest’anno 2011, così difficile ma di forte cambiamento in tutto il mondo; a partire dalle piazze della “primavera araba”, passando per la Milano “arancione”, per arrivare a Occupy Wall Street.

Eppure anche in Italia qualcosa sembra essere cambiato.

Chi emergerà in Italia nel 2012? Speriamo che sia (anche) femmina!

La discussa e controversa riforma delle pensioni varata dal Parlamento nei giorni scorsi, vede la firma di una donna, la Ministra Elsa Fornero (professore ordinario di Economia politica presso la Facoltà di Economia dell’Università di Torino). Che ci ha messo la faccia (quella che tanti suoi colleghi uomini non hanno mai messo). E le lacrime, suscitando reazioni le più diverse, dallo sdegno (lacrime di coccodrillo) all’immedesimazione (sta proponendo sacrifici e fatica a tanti cittadini e ne è profondamente consapevole perché è persona seria e preparata).

Ancora: l’anno che sta per chiudersi, ha visto protagoniste indiscusse due donne come Emma Marcegaglia e Susanna Camusso, che, con ruoli differenti, spesso (ma non sempre) contrapposti, hanno svolto un ruolo importante nella vita politica e sociale del nostro paese.

Evidentemente non basta.

Come scrive Natascha Fioretti nel suo articolo “Le rughe della Clinton e una rispettosa comunicazione del femminile” (pubblicato da EJO, Osservatorio Europeo sul Giornalismo) “Secondo i dati raccolti nel libro bianco Censis… l’immagine della donna è per il 42,8% quella della velina e della donna spettacolo, per il 42 % quella della vittima o del carnefice e solo per il 23,8% quella dell’esperta che interviene per le sue competenze.”.

Disarmante.

I mezzi di comunicazione appaiono impermeabili (del resto, come scrive sempre Natascha Fioretti “nei programmi di approfondimento la conduzione è maschile nel 63,1% dei casi”). Le donne – intese come talenti, professionalità e competenze – sembrano non esistere, nascoste da un’immagine femminile ancora basata prevalentemente sulla “bella presenza”, per usare un eufemismo.

Ciò nonostante bisogna continuare a essere fiduciosi. E a spendersi perché il cambiamento non sia solo nelle intenzioni ma diventi pratica comune. Possiamo fare tutti qualcosa, donne e uomini. Consapevoli che senza la giusta valorizzazione della metà di un paese si va poco lontano, soprattutto in un momento così difficile e complicato, come quello che stiamo vivendo.

L’auspicio per il nuovo anno che sta per iniziare è che tra le facce dei protagonisti del 2012 possano esserci (finalmente) anche quelle delle italiane di talento.

“Se non ora, quando?”.

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L'autore: Teresa Cardona

Teresa Cardona, laureata in architettura, art director e graphic designer, da alcuni anni si occupa di progetti di comunicazione strategica e di comunicazione politica. Fino al settembre 2011 è stata responsabile della comunicazione del Partito Democratico metropolitano milanese. Il suo sito personale è www.teresacardona.it
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