Il nuovo governo di Kiev delude piazza Maidan

Pubblicato il 27 Febbraio 2014 alle 16:07 Autore: Guglielmo Sano
Crimea

Il governo che guiderà l’Ucraina fino alle elezioni del 25 Maggio è stato presentato al presidio ormai permanente di Piazza Maidan, in seguito è stato reso operativo dal voto di fiducia del Parlamento.

Al momento di salire sul podio, posto nel luogo che è stato il cuore delle proteste appunto Maidan Nazalezhnosti, qualche fischio si è levato dalle migliaia di ucraini nei confronti di Turcinov, presidente della Repubblica ad interim, e di Yatseniuk che ha così arringato la folla: “Non c‘è nessun oligarca e nessuno dell’esecutivo di Yanukovich. Non abbiamo mai avuto un governo come questo nella nostra storia. Posso prevedere quale sarà il futuro di questi ministri: saranno dei kamikaze politici”.

Tra i membri indicati dall’assemblea popolare ci sono anche diplomatici di carriera e giornalisti, ma per esempio non figura il leader dell’opposizione e prossimo candidato alla carica di Presidente della Repubblica Klitschko, ma Piazza Indipendenza rimane scettica – “dove erano questi ministri mentre si sparava a Kiev?” – abbandonarla non è un’opzione fattibile: “resteremo qui per controllarli se non faranno le riforme necessarie se ne andranno a casa”.

Nel frattempo Yanukovich, probabilmente dal confine con la Russia che ha reso noto di proteggerlo, è tornato a parlare – “sono il legittimo presidente dell’Ucraina” – e in Crimea uomini armati delle forze di auto-difesa filo-russe hanno fatto irruzione nel Parlamento di Sebastopoli: hanno ammainato la bandiera ucraina e issato quella della federazione con a capo Putin.

Proprio le forze militari dello “zar” in queste ore stanno svolgendo delle esercitazioni militari sul confine ucraino – simulazione di bombardamento da parte di caccia – e a Mosca, in virtù di una secessione della Crimea da Kiev sempre più possibile, si cercano 5 miliardi di dollari da investire nella regione. Da tutta la regione a maggioranza russa si stanno riunendo milizie volontarie contro “il governo eletto dalla teppaglia” di Kiev. Turcinov, che è anche capo delle forze armate ucraine, ha riferito che se la Russia interverrà in Crimea da Kiev non si esiterà a rispondere.




L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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