Crisi Ucraina, Kiev: “Sull’orlo del baratro”. Renzi “Violazioni inaccettabili”

Pubblicato il 2 Marzo 2014 alle 14:14 Autore: Guglielmo Sano

Precipita la situazione tra Russia e Ucraina: il governo di Kiev è pronto a difendersi, pare che già 28mila militari di Putin siano stati mobilitati in tutte le regioni orientali del paese. L’invasione della Crimea sembra già essere iniziata: il governo ucraino ha chiuso lo spazio aereo ai voli militari, ha comunicato lo stato d’allerta alle proprie truppe e ha deciso di richiamare in servizio i riservisti, per assicurare la “sicurezza” e l’integrità territoriale” del Paese, così ha detto Andrii Paroubii responsabile della sicurezza nazionale di Kiev.

Ieri il Parlamento russo, approvando la richiesta di Putin, ha autorizzato un intervento armato in Ucraina per proteggere gli interessi e i cittadini di Mosca minacciati da “violenza e tirannia”: al momento, però, dal portavoce del Cremlino Dmitri Peskov non è arrivata nessuna conferma riguardo all’inizio delle operazioni belliche. Anche nella serata di sabato, davanti al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite riunito in sessione straordinaria, l’emissario russo non ha ufficializzato l’intervento armato.

Ucraina

Da Kiev fanno sapere che l’Ucraina risponderebbe con la forza se la Russia decidesse di portare la guerra sul suo territorio. Tuttavia sembra che in Crimea le forze russe stiano velocemente prendendo il controllo della situazione: i militari di Mosca hanno requisito le armi presenti in una base radar, hanno svuotato l’armeria anche di un centro di addestramento della marina ucraina sul Mar Nero. Kiev non sembra più avere il controllo della regione da giorni a dire il vero: in queste ore i miliziani filo-russi scavano trincee e postazioni difensive lungo la “linea di frontiera” con l’Ucraina, inoltre, è stato impedito il transito a dei giornalisti che tentavano di passare a un check-point nel nord della Crimea e poi gli sono stati requisiti i giubbotti anti-proiettile. Già negli scorsi giorni sono stati occupati da milizie armate, probabilmente forze speciali russe, aereoporti e obiettivi strategici a Sebastopoli e Sinferopoli.

Ma non è solo la Crimea a ribollire, anche le altre regioni russofone dell’Ucraina orientale sono state contagiate dalla rivolta contro il nuovo governo di Kiev: i palazzi dell’amministrazione regionale di Kharkiv e di Donestk sono già caduti in mano alle forze filo-russe e sono stati eletti governatori vicini a Mosca. La crisi ucraina riporta sulla scena geopolitica scenari da “guerra fredda”: Obama ha già condannato la probabile scelta di Putin che, a sua volta, reclama il diritto di difendere i cittadini russi presenti in Ucraina. I due hanno avuto un lungo “faccia a faccia” al telefono che non sembra abbia scoraggiato la Russia dall’intervenire in Ucraina. Anche l’Unione Europea “deplora” l’iniziativa russa per voce di Lady Ashton, capo della diplomazia di Bruxelles.

La Francia, ha dichiarato il ministro degli Esteri Fabius, chiede di annullare la preparazione del G8 che a Giugno dovrebbe tenersi a Sochi “finché i nostri partner russi non torneranno ad aderire ai principi ispiratori di G7 e G8”. L’ultimo tentativo di mediazione verrà condotto da Yulia Timoschenko, carismatica leader delle proteste di Kiev e dell’opposizione a Yanukovich, che lunedì si recherà a Mosca.

Il segretario di Stato americano, John Kerry, ha avvertito la Russia che se non ferma l’escalation militare contro l’Ucraina ci saranno gravi ripercussioni nei rapporti con gli Stati Uniti. “Se Mosca non assume passi concreti e immediate per invertire questa escalation di tensione, gli effetti sulle relazioni Usa-Russia e sullo status internazionale della Russia saranno profonde”, a cominciare dal posto del G8 che da sempre spetta a Mosca.

Renzi “Violazioni inaccettabili” –  “L’Italia si associa alle pressanti richieste della comunità internazionale affinché sia rispettata la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina”. E’ quanto afferma una nota di Palazzo Chigi diffusa al termine del vertice tra il premier Renzi, il ministro della Difesa Pinotti e degli Esteri Mogherini sulla vicenda ucraina. “Violazioni di tali principi – sottolinea il documento – sarebbero per l’Italia del tutto inaccettabili”.
“L’Italia – si legge ancora – rivolge alla Russia un forte appello a evitare azioni che comportino un ulteriore aggravamento della crisi e a perseguire con ogni mezzo la via del dialogo. Al tempo stesso, il governo esorta le autorità di Kiev a promuovere ogni sforzo volto alla stabilità e alla pacificazione del Paese, nel rispetto della legalità e della tutela delle minoranze”. “Il presidente del Consiglio – spiega la nota in chiusura -, che ha parlato nel pomeriggio con la cancelliera tedesca Angela Merkel e con il presidente francese Francois Hollande, segue con costante attenzione ed estrema preoccupazione gli sviluppi della situazione in Crimea, in stretto contatto con i partner europei e internazionali”.


L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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