“Ti roviniamo”. Botte e insulti a Palazzo Vecchio per Dario Nardella

Pubblicato il 15 Marzo 2014 alle 13:06 Autore: Stefano Merlino
"Ti roviniamo". Botte e insulti a Palazzo Vecchio per Dario Nardella

Scene di ordinaria follia a Palazzo Vecchio. A farne le spese, Dario Nardella, vicesindaco di Firenze, ex deputato ( si è dimesso dopo aver votato la fiducia a Matteo Renzi ) e renziano doc. Motivo? Il Comune ha cacciato degli ambulanti dall’ex mercato di Piazza San Lorenzo. “Non si ottiene nulla con l’arroganza, le intimidazioni e le minacce”, spiega Nardella, che intanto ha annullato la conferenza stampa di presentazione del nuovo piano proprio per gli ambulanti.

Dario Nardella

LA RABBIA – A scatenare la rabbia degli ambulanti di Piazza San Lorenzo è stata la recente decisione del Comune di spostare le loro bancarelle in Piazza del Mercato Centrale. Falliti tutti i tentativi di mediazione tra le parti, un gruppo di circa trenta ambulanti si è presentato davanti all’ufficio di Palazzo Vecchio di quello che, secondo molti, è il prossimo candidato a Sindaco di Firenze del Centrosinistra. All’arrivo di Nardella, sarebbero volate parole grosse “Se ci rovini, noi roviniamo te, tanto sappiamo dove stai”, e anche qualche spintone. Provvidenziale l’intervento della Polizia Municipale che ha salvato il Vicesindaco da un vergognoso pestaggio e che ha riportato quanto accaduto in un verbale.

“ANDIAMO AVANTI CON IL SORRISO” – Nonostante l’accaduto, Nardella è tranquillo, e assicura che il Comune “non farà alcun passo indietro di fronte a questi comportamenti, nella maniera più assoluta. Andremo avanti con il sorriso”. Intanto, dopo l’accaduto, numerosi gli attestati di solidarietà, a partire dalla Segreteria del Partito Democratico: “I violenti non troveranno alcun interlocutore nel PD perché non si dialoga con le intimidazioni”, dichiara Lorenzo Guerini, “ci auguriamo che venga fatta chiarezza sull’accaduto”.

LA RISPOSTA DEGLI AMBULANTI- Non tarda ad arrivare la risposta dagli ambulanti “sfrattati”. Un loro portavoce dichiara che “non ci sono state né offese, né minacce”, e che l’accesa discussione si è svolta “in maniera civile”. Nella rabbia degli ambulanti c’è anche tutta la disperazione di un lavoro reso ancora più duro dalla crisi. “Con 25 Euro al giorno è difficile andare avanti, mantenere la famiglia”, spiegano sempre gli ambulanti fiorentini, che chiedono “risposte adeguate e immediate, perché il tempo delle chiacchiere è finito”.




L'autore: Stefano Merlino

Sono nato nel 1987 e da sempre mi piace scrivere. stefano.merlino@termometropolitico.it (Twitter: @stefano_mago)
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