Giusi Nicolini: che mi candido a fare col Pd?

Pubblicato il 10 Aprile 2014 alle 16:23 Autore: Daniele Errera

Come noto saranno cinque le candidate capolista del Partito Democratico nelle circoscrizioni per le elezioni europee: Caterina Chinnici, Alessandra Moretti, Alessia Mosca, Simona Bonafé e Pina Picierno. Resta fuori, invece, il nome di Giusi Nicolini, sindaco di Lampedusa. E nascono dissidi in casa Pd.

Alla Nicolini era stata affidata la terza posizione. “Avrei dovuto essere capolista”, ha fatto sapere lei, decidendo di declinare l’offerta di candidatura a Bruxelles e Strasburgo. Rincara la dose il sindaco Nicolini: “che ci sto a fare in una lista così? Davide Faraone è volato fino a qui a Lampedusa per chiedermi di candidarmi, assicurandomi che sarei stata capolista. E ieri scopro, solo per caso da voi giornalisti, che sono terza nella lista della circoscrizione Sicilia-Sardegna. Forse nel Pd non le vogliono le novità, che ci posso fare? Non sono iscritta al Pd”, continua Nicolini. Per questo non si esprime sulle preghiere di candidarsi di certi esponenti dem e sulle diatribe tra il governatore siciliano Rosario Crocetta ed il segretario regionale Pd Fausto Raciti. Il primo, ancora, ha sollevato un polverone sulla candidatura di Caterina Chinnici come capolista nelle isole. Insomma, nervi tesi in casa Pd.

giusi_nicolini

In tutte queste polemiche si inserisce Beppe Grillo: “donna o uomo per il Pd non fa differenza”, denuncia. “L’unico requisito – scrive Grillo dal suo blog –per essere messe come capolista alle europee dal votante unico delle primarie Pd è far parte della Corte del Caro leader Renzie”. Quelle candidate “sono donne usate a fini di marketing secondo la migliore tradizione berlusconiana: quattro veline e Renzie a fare il Gabibbo. Una presa per il c**o, ma tinta di rosa”. Alle parole del comico ha replicato Francesco Nicodemo, responsabile comunicazione del Pd . “Un Grillo sempre più in affanno e spiazzato, rispolvera commenti sessisti contro i suoi bersagli preferiti: le donne. Poi se del Pd ancora meglio. Non stupisce quindi la reazione scomposta del M5S all’ennesima grande prova di cambiamento dimostrata dai democratici con le cinque donne capolista per le europee”.

Daniele Errera

L'autore: Daniele Errera

Nato a Roma classe 1989. Laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali con la tesi "Dal Pds al Pd: evoluzione dell'organizzazione interna". Appassionato di politica, ha ricoperto vari ruoli nel Partito Democratico e nei Giovani Democratici. E' attivo nell'associazionismo territoriale.
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