Referendum Catalogna 9 Novembre: come in Scozia ondata indipendentista

Pubblicato il 27 Settembre 2014 alle 16:30 Autore: Riccardo Bravin

Dopo la Scozia anche la Catalogna cerca l’indipendenza. Appena spentisi i riflettori sul voto per l’indipendenza della Scozia del 18 settembre scorso, un altro referendum rischia di infiammare l’Europa. Per il 9 novembre infatti è stato convocato dal presidente Artur Mas il voto popolare sull’indipendenza della Catalogna, già regione autonoma in Spagna. La decisione trova la netta opposizione da parte del governo centrale di Madrid, e il premier Mariano Rajoy sembra intenzionato a portare la questione davanti alla Corte Costituzionale.

Infatti in Spagna non sarebbe possibile indire un referendum in merito alla sovranità che non contempli la possibilità di voto per tutti i cittadini spagnoli. Sul punto il vicepremier spagnolo Soraya Sanez de Santamaria in una conferenza stampa tenuta per l’occasione ha dichiarato a proposito del voto di novembre: “Non avrà luogo perché è anticostituzionale. Spetta a tutti gli spagnoli decidere cos’è la Spagna e come si organizza, nessuno è al di sopra della sovranità del popolo spagnolo”.

Nonostante l’ostracismo di Madrid, la Catalogna sembra molto determinata e Artur Mas può contare sull’appoggio di numerosi leader regionali, e su una fortissima maggioranza all’interno del parlamento catalano: la legge che permette al presidente della Generalitat di convocare il referendum era stato approvato lo scorso 19 settembre, con 106 voti favorevoli e solamente 28 voti contrari.

referendum catalogna

Il presidente della Generalitat vuole mettere alle strette il governo e ha dichiarato che in alternativa al referendum, in caso di diniego da parte della Corte Costituzionale, intenderebbe indire elezioni anticipate che si trasformerebbero indirettamente in un voto sull’indipendenza dalla Spagna. Motore di questa nuova ondata indipendentista (da sempre molto sentita nella regione catalana) sarebbe il deteriore trattamento fiscale riservato alla regione facente capo a Barcellona, e al momento l’unica grande perplessità per i Catalani secondo i sondaggi sembra essere la possibile uscita dalla zona euro. Infatti nel quesito che si intende proporre con il referendum, verrà chiesto ai cittadini se la Catalogna dovrebbe essere uno stato, e in caso di risposta affermativa, se dovrebbe ottenere l’indipendenza.

A differenza di quanto avvenuto in Scozia tuttavia l’esito positivo di questa votazione non comporterebbe l’automatica secessione della Catalogna, ma conferirebbe a Mas un mandato politico per poter negoziare con Madrid. In un discorso tenuto alla Generalitat il politico catalano ha dichiarato: “Come tutte le nazioni del mondo, la Catalogna ha il diritto di decidere del suo futuro politico. Vogliamo votare e vogliamo decidere. Ed ora abbiamo gli strumenti per farlo”.