Garcia: “Siamo più forti della Juve e vinceremo il campionato”

Pubblicato il 17 Ottobre 2014 alle 17:34 Autore: Lorenzo Stella

Finita la pausa dovuta agli incontri validi per le qualificazioni agli europei di Francia 2016, ricomincia il campionato e, di conseguenza, riprendono i toni accesi che condiscono la rincorsa romana alla Juventus.

A parlare è il tecnico della Roma Rudi Garcia che, durante la conferenza stampa che precede l’incontro contro il Chievo, dimostra di non aver scordato ciò che è successo contro la Juventus. “Sono stato fiero dei miei giocatori – analizza il tecnico giallorosso – hanno dimostrato personalità ed è stata tutto tranne che uno sconfitta. Mi ha fatto capire che secondo me siamo più forti della Juve, questo lo dirà poi il campo. E lo dico chiaro: vinceremo lo scudetto, possiamo farlo”

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L’allenatore francese non si preoccupa di gettare acqua sul fuoco come ha fatto Pallotta, ma evita accuratamente di rinnovare la polemica, si limita a difendere ciò che è stato detto da Totti e a caricare i suoi in vista dei numerosi impegni che li attendono: “Sulla Juve voglio dire una sola cosa. E’ stata una vergogna l’accoglienza che abbiamo ricevuto in panchina e in tribuna. Voglio dire anche qualcosa su Totti. Quando il mio capitano parla, deve essere rispettato, perché è un grande uomo di calcio. Ha parlato così perché i suoi valori sono stati traditi e voleva giustizia. Abbiamo rivisto la partita e le immagini trasmesse in tutto il mondo parlano da sole… Mi ha colpito il fatto che anche il miglior arbitro italiano possa risentire così della pressione. Una pressione che ha colpito tutti. Io sono favorevole alla tecnologia, serve per capire se una palla è dentro o fuori la porta, se un fallo è dentro o fuori l’area. Aiutare gli arbitri sarebbe importante per evitare 14 giorni come quelli che abbiamo appena passato. Una linea nostra da tenere con l’arbitro? Maicon ha ragione quando dice che se succede qualcosa bisogna andare avanti, lo abbiamo dimostrato sia a Manchester che a Torino.”

Impensabile non ricorrere ad un sano turn over visto che molti dei suoi giocatori sono stati convocati nelle nazionali. “È stato importante per Mattia (Destro, ndr) andare in Nazionale ma, anche se non ha giocato, deve stare tranquillo perché il suo momento arriverà. Io sono il capo del branco, ma i lupi sono loro. Devono mettere in campo tutto, io gli sono accanto per cercare di vincere tutte le partite”.

L'autore: Lorenzo Stella

Nato a Carmagnola (TO) il 3 ottobre del 1992, studio presso l'Università degli studi di Torino, corso di laurea in Scienze politiche e sociali. Scrivere è, da sempre, la mia più grande passione e, dopo aver scritto per alcune testate sportive locali, ho iniziato a scrivere per la testata on-line Termometro Politico nel maggio del 2013. Da febbraio del 2014 ricopro il ruolo di Vice-caporedattore della sezione sportiva di Termometro Politico.
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