Grillo si scaglia contro i clandestini: “Vanno rispediti da dove provengono”

Pubblicato il 20 Ottobre 2014 alle 22:14 Autore: Andrea Turco
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Che le idee di Beppe Grillo in materia di immigrazione fossero più vicine a Matteo Salvini e Storace era cosa risaputa (i post su Ebola e sugli immigrati postati nei mesi scorsi sul blog ne sono la prova provata). Che però il leader dei Cinque Stelle usasse parole durissime nei confronti dei “disperati” che ogni giorno raggiungono le coste italiane era quanto meno poco prevedibile. “Chi entra in Italia con i barconi è un perfetto sconosciuto: deve essere identificato immediatamente, i profughi vanno accolti, gli altri, i cosiddetti clandestini rispediti da dove venivano”. E ancora “Chi entra in Italia ora deve essere sottoposto a una visita medica obbligatoria all’ingresso per tutelare la sua salute e quelle degli italiani che dovessero venirne a contatto”. Queste le dichiarazioni più forti del post pubblicato sul blog di Grillo dal titolo “Qualcosa è cambiato”.

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Già, ma cosa è cambiato? Secondo Grillo due sono gli aspetti che hanno cambiato il “tema immigrazione”: il primo riguarda ISIS, “sta producendo flussi migratori insostenibili, negli ultimi mesi sono arrivati in 100.000, e in futuro con l’espandersi della guerra, la situazione peggiorerà”. Il secondo invece di nome fa “Ebola”, “sta penetrando in Europa, è solo questione di tempo perché in Italia ci siano i primi casi”. Tanto basta per chiedere misure più forti da adottare in questo contesto. Perché, scrive Grillo, “è tempo di affrontare l’immigrazione come un problema da risolvere e non come un tabù”.

L'autore: Andrea Turco

Classe 1986, dopo alcune esperienze presso le redazioni di Radio Italia, Libero Quotidiano e OmniMilano approda a Termometro Politico.. Dal gennaio 2014 collabora con il portale d'informazione Smartweek. Su Twitter è @andreaturcomi
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