Partita del cuore con polemiche, M5S contro Pd: ” No alla diretta Rai con Renzi”

Pubblicato il 22 Aprile 2014 alle 17:48 Autore: Carmela Adinolfi
renzi gioca a calcio

Partita di calcio con polemiche. Stavolta a far parlare non è una performance della nazionale di calcio o un arbitraggio discutibile. Da giorni, infatti, ad essere al centro della discussione, con l’ennesima insurrezione del Movimento Cinque Stelle, è la Partita del Cuore, organizzata da Emergency il prossimo 19 Maggio a Firenze. Un incontro di beneficenza, in diretta sull’ammiraglia del servizio pubblico, per festeggiare il ventennale dell’associazione guidata da Gino Strada che presta cure gratuite alle vittime dei conflitti, operando in diversi teatri di guerra.

A scendere in campo, infatti,in prima serata su Rai Uno, oltre alle bandiere della Fiorentina, vip, cantanti, attori e il premier Matteo Renzi. La sua presenza viene data per certa. Insieme al Presidente del Consiglio anche l’attuale vicesindaco di Firenze Dario Nardella, ex parlamentare in corsa per il rinnovo del consiglio comunale del prossimo 25 Maggio.

Un passaggio televisivo, quello del premier, che ha fatto storcere il naso ai cinque stelle. Ad invocare lo stop alla diretta, il presidente della commissione di Vigilanza Rai, il grillino Roberto Fico, in un’intervista al Fatto Quotidiano. La messa in onda del match precede di una settimana l’appuntamento delle elezioni europee del 25 Maggio. Uno spot ingiustificato per il Pd, tuonano i grillini, in piena par condicio.

M5S-Roberto-Fico

“La presenza di Renzi, Nardella o di qualsiasi altro politico alla Partita del Cuore che la Rai trasmetterà in diretta il 19 maggio, a pochi giorni dalle elezioni, è inammissibile” ha scritto Fico in un post su Facebook. Una regola che vale per tutti, Renzi compreso, ribadisce l’esponente pentastellato: “La normativa sulla par condicio parla chiaro: durante la campagna elettorale la presenza di politici ed esponenti del governo è vietata in tutte le trasmissioni diverse da quelle di comunicazione politica e di informazione, come confermato anche dalle recenti delibere della Commissione di Vigilanza Rai e dell’Agcom” chiarisce Fico.

Dichiarazioni alle quali non si è fatta attendere la replica. È il deputato Pd Michele Anzaldi,infatti, a difendere la presenza del primo ministro all’evento di beneficenza, mettendolo al riparo da eventuali strumentalizzazioni: “Se Fico vuole strumentalizzare un’iniziativa benefica – ha dichiarato Anzaldi – per fare campagna elettorale, se ne assuma la responsabilità”. “Se per la prima volta un presidente del Consiglio partecipa alla partita organizzata da Emergency, il cui ricavato servirà a finanziare un centro di cardiochirurgia in Sudan – spiega Anzaldi segretario nella stessa commissione di vigilanza – la visibilità dell’evento non potrà che giovarsene dando risultati più efficaci”.

Un evento benefico, non uno show in prima serata: “Non si capisce come si possa fare confusione tra la semplice partecipazione sul campo tra i giocatori di una partita di calcio, non impedita da nessuna legge, e la presenza in una trasmissione di intrattenimento, questa sì non consentita dalla par condicio in periodo elettorale” conclude l’esponente Pd.

A placare le polemiche è proprio Gino Strada: “È una follia dire che Renzi non possa giocare la ‘Partita del cuore’, d’altronde ha già partecipato gli anni scorsi. Comunque è una questione tra la commissione di Vigilanza Rai e la presidenza del Consiglio. Emergency non c’entra” così il fondatore di Emergency all’Huffington Post al telefono dal Sudan.

                                                                                                                                                                                                                                          Carmela Adinolfi

L'autore: Carmela Adinolfi

Classe '89. Una laurea triennale in comunicazione e una specializzazione in Semiotica all'Alma Mater Studiorum. Da Salerno a Perugia, passando per Bologna. Esperta in comunicazione politica, ha approfondito l'ascesa al potere di Matteo Renzi. Interessi: dal marketing alla comunicazione politica fino alle nuove forme di giornalismo digitale. Scrive per Termometro Politico e si allena per diventare giornalista.
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