Charlie Hebdo, Salvini rilancia: “Milioni di islamici pronti a sgozzare”

Pubblicato il 10 Gennaio 2015 alle 15:08 Autore: Emanuele Vena
salvini

“L’Islam è pericoloso: nel nome dell’Islam ci sono milioni di persone in giro per il mondo e anche sui pianerottoli di casa nostra pronti a sgozzare e a uccidere”. Parole durissime e senza mezzi termini, quelle pronunciate dal leader della Lega Nord, Matteo Salvini. Che rincara la dose sull’Islam: “non è come le altre religioni e non va trattato come le altre religioni”. Ma sulla pena da far scontare ai terroristi, il leader della Lega Nord su Facebook si dimostra più moderato rispetto a Marine Le Pen, la quale aveva richiesto la reintroduzione della pena di morte: “Pena di morte per i terroristi? Io dico di no. Per loro vorrei ergastolo vero e lavori forzati”.

Charlie Hebdo, Salvini denuncia isolamento

Il leader della Lega Nord si scaglia contro il sistema politico, colpevole di strumentalizzare ed isolare posizioni scomode, come quelle della Lega e del Front National: “È squallido che coi cadaveri ancora da seppellire ci sia qualcuno che isola altri, come la Lega e la Le Pen: poi saremmo noi a strumentalizzare? Noi rappresentiamo la maggioranza degli italiani”.

Per il segretario leghista è finito il tempo della moderazione: “Non è più tempo di rispondere alla violenza con l’accoglienza, con il buonismo e la tolleranza. Bisogna rispondere con la forza, che la democrazia permette. Non con il sangue, ma senza cedere più. Basta cedimenti”.

charlie hebdo salvini

Le accuse al governo

Da Salvini anche accuse durissime nei confronti del governo: “Mi fa pensare che Renzi domani sfilerà per le strade di Parigi quando con le sue politiche a favore dell’immigrazione di massa è uno dei complici di quello che rischia di succedere domani”. E ancora: “L’Islam è un problema e chi continua a negarlo lo abbiamo anche al governo, in Italia abbiamo ministri che negano che queste stragi abbiano matrice islamica, è pericoloso. Ci sono ministri pericolosi, in Italia abbiamo un governo pericoloso”.

Quindi, una ulteriore stoccata alla sinistra: “quando le stesse vignette le indossò Calderoli, metà della sinistra invocò una taglia. Sono dei poveretti, però sono pericolosi. In questo momento i collaborazionisti sono pericolosi”.

L'autore: Emanuele Vena

Lucano, classe ’84, laureato in Relazioni Internazionali presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna e specializzato in Politica Internazionale e Diplomazia presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Padova. Appassionato di storia, politica e giornalismo, trascorre il tempo libero percuotendo amabilmente la sua batteria. Collabora con il Termometro Politico dal 2013. Durante il 2015 è stato anche redattore di politica estera presso IBTimes Italia. Su Twitter è @EmanueleVena
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