Grillo: “La povertà deve essere un reato”

Pubblicato il 24 Gennaio 2015 alle 10:38 Autore: Antonio Atte

Beppe Grillo e il M5S si preparano alla “Notte dell’onestà”, evento che avrà luogo oggi a Roma, in Piazza del Popolo, a partire dalle 16:30. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di tenere accesi i riflettori sullo scandalo di Mafia Capitale. Oltre agli esponenti di punta del Movimento e allo stesso Beppe Grillo, che dovrebbe chiudere l’evento alle 21:00, saliranno sul palco Sabina Guzzanti, Dario Fo, Jacopo Fo, Fedez, Salvatore Borsellino, Ferdinando Imposimato, Enrico Montesano, Andrea Sartoretti, Claudio Santamaria e Claudio Gioè. Gli ospiti leggeranno stralci delle intercettazioni nell’ambito dell’inchiesta Mafia Capitale, che con 35 arresti e più di 100 indagati ha messo sottosopra politica e amministrazione capitolina.

Intanto Beppe Grillo incassa il sostegno di Don Luigi Ciotti, fondatore dell’Associazione Libera, nella battaglia politica per la conquista del reddito di cittadinanza. “Abbiamo preso contatto con l’associazione di Don Ciotti, abbiamo parlato di reddito di cittadinanza di povertà e siamo assolutamente d’accordo su questi punti: la povertà deve essere considerata un reato e combattuta con certi sistemi”, afferma Grillo in un videomessaggio che lo vede protagonista accanto a Don Ciotti. “Stiamo definendo come portare avanti il reddito di cittadinanza, le modalità, insieme perché siamo assolutamente d’accordo per fare qualcosa in questo senso. Per scardinare questa povertà che aumenta, dieci milioni di famiglie, gente che inizia ad andare a fare la fila alla Caritas, famiglie intere. Non riesco più a capire, non possiamo più restare lì a guardare e vivere in un Paese così”, conclude il leader dei pentastellati prima di cedere la parola a Don Ciotti.

don ciotti

Il sacerdote ha parlato anche di una “povertà culturale impressionante: sei milioni di analfabeti con l’analfabetismo di ritorno, siamo agli ultimi posti per la dispersione scolastica. Non si può perdere tempo. E allora il diritto di dare delle condizioni di libertà e di dignità alle persone, è un problema di dignità”. “Libera con le sue associazioni così varie e variegate – prosegue Don Ciotti – ha messo al primo punto di Contromafie il reddito di cittadinanza. Non lo ha messo a caso, perché lotta all’illegalità, alla corruzione, alle mafie, vuol dire creare delle condizioni proprio di dignità delle persone, di libertà per le persone”.

L'autore: Antonio Atte

Classe '90, stabiese, vive a Roma. Laureato al DAMS con 110 e lode, si sta specializzando in Informazione, editoria e giornalismo presso l'Università degli studi Roma Tre. E' appassionato di politica, cinema, letteratura e teatro. Mail: antonio.atte@termometropolitico.it. Su Twitter è @Antonio_Atte
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