Graessle (Ppe): “Sono scioccata, mi chiedo come abbiamo potuto cooperare con Belursconi”

Pubblicato il 27 Aprile 2014 alle 13:26 Autore: Emanuele Vena

“Sono scioccata, mi sembra una dichiarazione inaudita. Ho 53 anni e da quando ero piccola non ho mai smesso di interrogarmi su quel crimine orribile. Non c’è tedesco che non ne sia consapevole. Negare i crimini nazisti da noi in Germania è un reato penale che fa scattare una procedura giudiziaria. Spero davvero che gli italiani non credano a cose di questo genere. Mi chiedo come abbiamo potuto cooperare con un personaggio di questo genere”. Così, intervistata da Repubblica, Ingeborg Graessle, eurodeputata tedesca del Ppe a proposito delle dichiarazioni di Silvio Berlusconi. “Trovo inconcepibile che si possa giocare con il più grande crimine contro l’umanità per raccogliere qualche voto – spiega l’eurodeputata -. Mi domando come un politico possa fare una gaffe del genere. Come possono ancora prenderlo sul serio? Sempre più spesso i colleghi italiani del Ppe si scusano per le cose che dice”. “Credo che debba lui stesso chiarire dove vuole stare. Ma, se pensa cose di questo genere, dovrebbe lui stesso concludere che non può restare nel Ppe. Come possiamo continuare insieme se dice queste cose? Mi aspetto che gli amici eurodeputati di Forza Italia reagiscano e smentiscano simili gravissime dichiarazioni”.

L'autore: Emanuele Vena

Lucano, classe ’84, laureato in Relazioni Internazionali presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna e specializzato in Politica Internazionale e Diplomazia presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Padova. Appassionato di storia, politica e giornalismo, trascorre il tempo libero percuotendo amabilmente la sua batteria. Collabora con il Termometro Politico dal 2013. Durante il 2015 è stato anche redattore di politica estera presso IBTimes Italia. Su Twitter è @EmanueleVena
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