A Parma scatta il countdown, Tommasi: “Mai più club in crisi”

Pubblicato il 9 Febbraio 2015 alle 11:50 Autore: Stefano Merlino
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Mentre la nuova proprietà italo-slovena preferisce ancora non farsi vedere a Parma, vuoi per l’emergenza neve, vuoi perché da quelle parti tira una brutta aria, Damiano Tommasi interviene nuovamente sulle drammatiche vicende del club gialloblu. Il presidente dell’Associazione Italiana Calciatori, molto preoccupato per eventuali combine, lancia un appello ai parmensi e alle istituzioni locali e nazionali, affinché si possa salvare il salvabile. Nell’intervista a Radio anch’io sport, l’ex centrocampista della Roma denuncia inoltre un gravissimo vuoto normativo in materia di club in crisi, individuando i responsabili: Federcalcio e Lega.

“Voglio capire come mai si è arrivati ad una situazione del genere..”

A Parma il countdown è iniziato: entro poco meno di una settimana (tra il 15 ed il 16 febbraio, ndr), i nuovi proprietari del club dovranno risolvere le grane legate alle mensilità non percepite da giocatori e staff. Le nuove figure giunte nel weekend in Emilia, sembrano aver parzialmente convinto il mister Roberto Donadoni e i suoi ragazzi. Secondo voci vicinissime allo spogliatoio infatti, il discorso di Giampietro Manenti avrebbe riportato un pizzico di tranquillità, ma l’utilizzo del condizionale è più che doveroso viste le recentissime fughe. Si dovrà anzitutto far chiarezza sulla reale situazione economica del Parma e capire cosa sia successo durante l’era di Tommaso Ghirardi, che già al termine della scorsa stagione aveva fatto capire qualcosa (vedi, mancata partecipazione all’Europa League per irregolarità,ndr). “Nessuno sa dove siano finiti i milioni di Euro incassati dal club negli ultimi anni” denuncia Tommasi, “la situazione non è per nulla chiara, ma entro pochi giorni andrà tutto risolto, altrimenti arriveranno ulteriori penalizzazioni”.

sfuriata Ghirardi

L’appello di Tommasi: “Imprenditori, intervenite!”

A far arrabbiare il presidente dell’Assocalciatori è anche il silenzio di imprenditori locali e, soprattutto, delle istituzioni calcistiche e non. “Il governo del calcio, Federazione e Lega, devono riflettere per evitare che ci si ritrovi in casi simili” avverte Tommasi, secondo il quale “mancano regole da applicare in questi casi dove va tutelata la professionalità dei giocatori e la regolarità della Serie A, a rischio se i fatti non si evolveranno come sperato ”. Infine, l’appello agli imprenditori parmensi e non, interessati a sostenere questa società di diritto sloveno ma composta interamente da italiani: “Se siete tifosi del Parma, intervenite per difendere questo patrimonio del calcio italiano”.

L'autore: Stefano Merlino

Sono nato nel 1987 e da sempre mi piace scrivere. stefano.merlino@termometropolitico.it (Twitter: @stefano_mago)
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