Nedved attacca: “La Juventus ha tanti nemici perché è la più forte”

Pubblicato il 13 Febbraio 2015 alle 14:10 Autore: Stefano Merlino
juventus-nedved-bonucci

Come accaduto per tanti altri ex giocatori, Pavel Nedved già da qualche annetto sta dietro ad una scrivania ed è, senza dubbio, uno dei dirigenti più importanti della Juventus. Il ceco, vincitore del Pallone d’oro proprio a Torino, è uno dei simboli della tifoseria per il suo grande esempio di attaccamento alla maglia bianconera. Da Praga, l’ex centrocampista commenta lo strepitoso momento della corazzata di Massimiliano Allegri e lancia non poche frecciatine ai nemici di sempre, assai indietro in classifica e con ben altri obiettivi rispetto ai campioni d’Italia.

“Siamo i più forti, punto e basta..”

In Italia da quasi vent’anni (approdò alla Lazio nel 1996,ndr), Nedved si è sempre contraddistinto per il suo carattere da guerriero silenzioso in campo. Alle chiacchiere davanti alle telecamere, ha sempre preferito i goal e gli assist, e non è un caso che nel suo palmares ci siano un sacco di trofei, nazionali e non. Arrivato ad inizio millennio alla Juve, è stato tra i protagonisti del decennio di vittorie bianconere, macchiate purtroppo dalla tristissima vicenda calciopoli. “Noi juventini” confessa Nedved, “siamo abituati ad essere attaccati da tutti per vicende calcistiche e non ma poco importa, perché siamo sempre i più forti d’Italia”. Secondo il dirigente poi, “è normale essere antipatici ed avere tanti nemici dopo che per oltre un triennio siamo sempre stati al primo posto”.

juventus-conte-nazionale

“Stiamo attenti che dietro non stanno a guardare..”

In tutto questo clima di ‘anti-juventinità’, soprattutto dopo le chiacchierate moviole contestate da Adriano Galliani, contribuiscono, e non poco secondo l’ex giocatore, “televisioni e giornalisti, che non ci vogliono al primo posto e che stanno facendo di tutto per distruggerci”. Nedved però, tranquillizza il popolo bianconero: “Nonostante i tentativi, noi siamo i più forti e siamo pronti anche per andare oltre queste cose”. Infine, un brevissimo commento sul campionato e sulla situazione delle inseguitrici: “Dobbiamo stare attenti perché dietro nessuno si ferma e il nostro non è un vantaggio che ci permette di dormire sonni tranquilli”.

L'autore: Stefano Merlino

Sono nato nel 1987 e da sempre mi piace scrivere. stefano.merlino@termometropolitico.it (Twitter: @stefano_mago)
Tutti gli articoli di Stefano Merlino →