Vertice Hollande-Renzi a Parigi: “Nessun intervento in Libia”

Pubblicato il 24 Febbraio 2015 alle 18:26 Autore: Alessandro Genovesi
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Si è da poco chiuso il vertice all’Eliseo tra Matteo Renzi e il presidente Francois Hollande. Il presidente del Consiglio italiano, accompagnato da molti dei suoi ministri, è stato accolto dal presidente francese con cui ha scambiato un abbraccio. Diversi i punti toccati dai due leader, che si sono trovati in profonda sintonia su molti temi, a partire dalla politica estera per finire a quella economica.

Libia e immigrazione

Non è all’ordine del giorno un intervento di peacekeeping in Libia” ha sottolineato Renzi, che ha incassato l’appoggio di Hollande agli sforzi italiani in Libia “per rispondere ai massimi livelli, ai livelli dell’Onu, al caos e al terrorismo”. “La pace in Libia la possono fare solo i libici”. “Il tema della Libia – ha aggiunto il premier italiano – non è un problema italiano ma una priorità di tutta l’Europa. Il Mediterraneo non può essere un cimitero, non è la periferia, ma il cuore dell’Europa”. Relativamente alla questione immigrazione, premier e presidente della Republique hanno giocato di sponda: “Sono i gruppi terroristici a fare questo traffico di esseri umani che comporta un aiuto ai terroristi. Abbiamo chiesto all’Europa di rafforzare Triton” ha detto Hollande.

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Ucraina e terrorismo

“Io e Matteo Renzi abbiamo confermato la necessità del rispetto del cessate il fuoco in Ucraina senza deroghe e senza ritardi”, ha ribadito Hollande. Renzi invece ha auspicato che la Russia “torni al tavolo della comunità internazionale per dare il suo contributo”.

In relazione al terrorismo, tema iper sensibile in Francia dopo i fatti di Charlie Hebdo, il segretario Pd ha affermato: “L’Europa non può avere paura del domani. Nonostante il terrore che viene seminato, abbiamo valori più grandi che vengono dalla nostra storia e che appartengono al nostro domani”. Poi ha aggiunto: “L’Europa deve rendere più gentile, più bello il mondo e credo che Italia e Francia possano contribuire con valori spirituali che devono essere la guida del nostro continente ma anche del nostro tempo”.

Economia nella Ue

Si è parlato anche di politiche economiche e di Europa. “La politica economica dell’europa ha cambiato direzione, ha cambiato verso: è un grande risultato per il quale esprimo gratitudine a Francois Hollande – ha detto il premier italiano Renzi – Oggi la situazione è positiva: ha smesso di piovere, ancora non c’è il sole ma vediamo le prime luci dell’arcobaleno”. Poi ha aggiunto: “Nella Ue la parola crescita è entrata nel vocabolario, non è più una parolaccia ma un obiettivo chiave”. Sulla stessa linea Hollande che ha parlato di comune volontà da parte di Italia e Francia “di crescita e riforme” sottolineando come si sia “ottimisti e fiduciosi per il futuro” e come sia necessario “sostenere occupazione ed investimenti”. “Se diamo tempo alla crescita di dispiegare i suoi effetti – ha concluso il premier italiano – l’Europa può tornare ad essere quello che deve essere: un faro di civiltà nel mondo”.

I due leader, infine, “reputano indispensabile tenere con maggiore regolarità un dibattito sulla situazione dell’Eurozona” e propongono “un vertice Euro” da tenere sistematicamente a margine del Consiglio Ue di marzo. E considerano positivamente l’istituzione di una “presidenza stabile” dell’Eurogruppo. Inoltre hanno proposto “l’istituzione di uno strumento di bilancio comune che consenta di assorbire gli shock economici dell’Eurozona”.

 

L'autore: Alessandro Genovesi

Classe 1987, laureato in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Udine, è da sempre appassionato di politica e di giornalismo. Oltre ad essere redattore di Termometro Politico, collabora con il quotidiano Il Gazzettino Su twitter è @AlexGen87
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