Gino Paoli: “Sono ferito e umiliato”

Pubblicato il 25 Febbraio 2015 alle 15:56 Autore: Giuseppe Spadaro
gino paoli

“Mi hanno tirato addosso tutta la m… possibile. Eppure i miei avvocati mi assicurano che non ho commesso nessun reato”. È lo sfogo al Corriere della Sera, di Gino Paoli, indagato per un’evasione fiscale da 800 mila euro e per aver trasferito due milioni in una banca svizzera. “In questi giorni ho lungamente riflettuto. Mi sono chiesto: faccio più danno alla Siae e ai suoi soci e iscritti restando alla guida, con la certezza di finire tutto quello che ho cominciato, o dimettendomi lasciando molte cose incompiute? Alla fine ho deciso“.

Quindi Paoli spiega di aver cancellato “due concerti e una manifestazione in memoria dello studioso e amico Gianni Borgna. E sa perchè l’ho fatto? Perchè mi conosco. Se qualcuno, in queste occasioni pubbliche, mi avesse fatto qualche battuta di quelle che circolano adesso, qualche sfottò, bene io l’avrei mandato all’ospedale nonostante i miei ottant’anni e a condizione che il battutist non fosse un campione di Sumo”. “Quando mi sento ferito o umiliato ingiustamente io non porgo l’altra guancia. Sono capace di scatti d’ira incredibili”.

Mi sento umiliato. Provo amarezza e rabbia. Non so dire quanta. Tutta la mia vita vissuta sempre con grande onestà e coerenza travolta da una intercettazione casuale che non prova nulla. E poi, quando tutto sarà chiarito, il mostroevasore da sbattere in prima pagina verrà riabilitato con una notizia breve nelle pagine interne”.

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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