Confartigianato, Merletti contro Renzi: “Non bastano i tweet”

Pubblicato il 21 Maggio 2015 alle 11:47 Autore: Felice Tommasino
Merletti_Confartigianato

Artigiani contro Renzi: “Non bastano i tweet”. L’attestato di stima rivolto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella a tutta la categoria non ha rincuorato Confartigianato riunitasi ieri nell’annuale assemblea. Dall’Auditorium dell’Expo, un agguerrito Merletti ha attaccato il Governo: “Chiediamo rispetto nell’interesse del nostro paese”.

La frase è stata pronunciata in merito al forfait del ministro Maria Elena Boschi la cui notizia è arrivata a sole 18 ore dall’evento. Ma questo è soltanto il minore dei rimproveri che Confartigianato rivolge all’esecutivo di Matteo Renzi.

Merletti: “Persi un milione di posti di lavoro dal 2008”

La ripresa è lontana. Dal 2008, anno di inizio della crisi, sono stati persi un milione di posti di lavoro, denuncia Merletti. C’è poi la questione delle tasse: “Nel 2015 gli italiani pagano 29 miliardi in più di tasse rispetto alla media dei cittadini dell’eurozona, 476 euro in più pro capite. Siamo al primo posto nell’Ue a 28 per crescita del peso delle tasse tra 2005 e 2015, +4,2 punti Pil” ha spiegato il presidente di Confartigianato.

Merletti_Confartigianato

E ancora ha sottolineato: “Non è possibile che un bene utilizzato nell’impresa, che serve per creare reddito e sviluppo per il Paese, venga trattato come un immobile da tassare”.

Merletti non nasconde che “qualcosa si è mosso e si sta muovendo. In cantiere c’è molto: c’è il Jobs Act, c’è la riforma fiscale, c’è la riforma della pubblica amministrazione basterebbero questi tre argomenti per condensare la maggior parte delle attese degli imprenditori”.

Le perplessità sul Jobs Act

Ma anche sul Jobs Act, il presidente di Confartigianato ha avvisato: “Sta cannibalizzando il sistema dell’apprendistato”. Ed ha aggiunto: “Occorre ridurre la distanza che separa la scuola dal mondo del lavoro”. Quindi ha ammesso di aver accolto con riserva la riforma del mercato del lavoro: “Dobbiamo ancora capire quante assunzioni stabili contribuirà davvero a creare”.

“Non possiamo cullarci nel libro dei sogni”

Rivolgendosi agli astanti ha osservato: “Quando vi incontro, cari colleghi imprenditori, dal Nord al Sud del Paese non scorgo ancora gli effetti della ripresa. Piuttosto percepisco, diffuse ovunque tra voi, tra noi, l’ansia e l’attesa di vedere concretamente realizzati quei cambiamenti di passo che il governo, negli ultimi mesi, ha ripetutamente annunciato”. Quindi l’accusa degli artigiani al Governo: “Non possiamo cullarci nel libro dei sogni oppure accontentarci di qualche tweet pieno di entusiasmo”.

Merletti ha quindi ribadito: “Meno annunci, meno personalismi, meno ansie di protagonismo ma più attenzione alla realtà, maggiore ascolto, più cambiamenti concreti. Di questo hanno bisogno le imprese, di questo ha bisogno il Paese”.

Min. Martina: “Governo qui per ascoltare e capire”

Presente all’assemblea il ministro dell’Agricoltura Martina che ha provato a difendere l’esecutivo: “Il governo è qui ad ascoltare e a capire quale lavoro possiamo fare insieme in questo passaggio cruciale per l’Italia, con una nuova idea di Paese che non può prescindere dalla responsabilità collettiva”.

Maurizio Martina, ministro delle Politiche Agricole

“Il superamento del bicameralismo è un’operazione dicambiamento utile per l’Italia e questo è un fatto da incoraggiare. Le riforme fatte per mettere in carreggiata alcuni nodi e risolverli sono una opportunità. Questa per me è la strada giusta” ha sottolineato il ministro rimarcando l’azione riformatrice del Governo Renzi.

Gli artigiani fuggono la definizione di “gufi”

Gli artigiani, dalla loro, provano a schivare la definizione di “gufi” che lo stesso Renzi ama declinare per quanti contrappongono al suo ottimismo un atteggiamento di velato pessimismo e sottolineano: “Ogni giorno noi compiamo un atto di fede in noi stessi, nella società, nei nostri collaboratori e clienti, in una parola: nell’uomo e nelle sue immense capacità di trasformazione del mondo”. Aggiungono: “Chi ha maggiore fede nel futuro, maggiore speranza e maggiore ottimismo di un imprenditore che ogni giorno trova le forze per aprire la propria azienda?”.

L'autore: Felice Tommasino

Classe 1991, cilentano. Laureando in Editoria e Pubblicistica all'Università degli Studi di Salerno. Su Twitter @felicetommasino
Tutti gli articoli di Felice Tommasino →