Forza Italia galvanizzata dal voto regionale, Brunetta:”Effetto Renzi è finito”

Pubblicato il 1 Giugno 2015 alle 11:29 Autore: Alessandro De Luca
bandiere tricolori di forza italia

La mattina successiva alla fine dello spoglio elettorale delle regionali, che sta vedendo solo la Liguria e la Campania cambiare colore politico con un complessivo 5 a 2 per il centrosinistra, Forza Italia è galvanizzata dai risultati.

Brunetta: “Effetto Renzi si è dissolto ovunque”

“Al momento con i dati che stanno arrivando ne viene fuori una sconfitta di Renzi e del renzismo”. Renato Brunetta, capogruppo azzurro a Montecitorio, commenta così a Repubblica il risultato delle regionali, parlando di una “sconfitta mortale” per il presidente del Consiglio. “L’effetto Renzi non c’è più. D’altra parte lo si era già visto nelle elezioni in Trentino, dove il Pd era tornato sotto il 30%, addirittura al di sotto delle amministrative precedenti. Altro che il 40% delle europee” ha proseguito, poi, l’ex ministro.

“Tutti i suoi candidati sono stati asfaltati al di là del soviet Toscana” ha continuato Brunetta, il quale ha anche aggiunto “la spinta propulsiva di Renzi è finita e ci saranno gravi ripercussioni nel Pd e nel governo. Voglio vedere se ora Renzi insisterà sull’Italicum, il renzismo è scoppiato, siamo tornati al Pd che se la gioca con il centrodestra come ai tempi di Bersani”.

Per l’ex ministro, quindi, non ci sarà bisogno di chiedere a Renzi di lasciare, perché il premier “si dimetterà da solo”, visto che “un anno di renzismo ha prodotto il nulla”.

brunetta

Forza Italia, Romani: “Il ritorno di Berlusconi ha dato una scossa”

Più concentrato sul risultato delle regionali in Liguria, invece, è il commento del capogruppo di Forza Italia al Senato Paolo Romani, il quale, al Corriere della Sera, ha parlato di un “inizio di una ripartenza”. “Il ritorno di Berlusconi è stato una scossa” ha affermato l’ex ministro, sottolineando che “quando il leader esercita fino in fondo la propria leadership cambia completamente lo scenario”.

Romani si è, poi, soffermato anche sul futuro del centrodestra e del partito dei moderati. “Di fronte abbiamo un percorso di 2 anni e mezzo che è stato tracciato: un rassemblement che porta ad un partito moderato e di centrodestra, aggregare tutto ciò che non si riconosce nelle false rivoluzioni di Renzi” ha commentato, sostenendo che “la rottura elettorale fra la sinistra e il partito renziano non è un episodio isolato, è una frattura destinata a crescere e scaricarsi nei prossimi mesi anche in Senato, dove noi prevediamo che Renzi possa perdere la sua maggioranza”.

Fitto: “E’ ora di passare da monarchia a repubblica”

“È l’inizio di un discorso di prospettiva. Ritengo che, senza polemiche inutili, il centrodestra debba avere il coraggio di passare dalla monarchia alla repubblica. C’è bisogno di mettere in campo sistemi di partecipazione democratici, chiari, aperti, in cui ognuno possa portare avanti le sue idee e confrontarle con gli elettori”. Lo ha detto a Bari l’eurodeputato Raffaele Fitto.

L'autore: Alessandro De Luca

Classe 1990. Laureato in Scienze politiche (indirizzo Scienze di governo e della Comunicazione Pubblica) alla Luiss Guido Carli di Roma. Giornalismo e politica, le mie passioni da sempre. Collabora con Termometro Politico da maggio 2014. Attualmente è membro di Giunta dell'Associazione Luca Coscioni.
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