Renzi a Genova: dal 2015 addio al 740

Pubblicato il 8 Maggio 2014 alle 14:52 Autore: Daniele Errera

Con Renzi si cambia verso. Era questo il titolo sul logo delle primarie 2013, le quali hanno portato l’allora sindaco di Firenze a dirigere il Partito Democratico. Da quando è premier, invece, sembra aver intenzione di cambiare tutto, di scardinare ogni cosa: legge elettorale, Senato, Titolo V. Ed anche il capitolo tasse non è esente dagli stravolgimenti renziani.

Già le norme su Irpef ed Irap avevano dimostrato di che pasta fosse fatto Renzi. Adesso è il modello 740 ad essere centro delle attenzione di Matteo Renzi, in visita a Genova per una serie di appuntamenti. “Il 740 – afferma il premier dal palco dell’Istituto Italiano di Tecnologia – non ce l’hanno all’estero e non l’avremo nemmeno noi. Perché dal prossimo anno elimineremo un certo modello di dichiarazioni dei redditi”. Rivolgendosi, poi, ai ricercatori dell’IIT li ha esortati ad “avere sogni grandi. Da voi ci aspettiamo il Nobel: a noi nessun sogno è precluso, basta con i sogni piccoli”.

modello 740

La giornata nel capoluogo ligure non si è conclusa col solo incontro coi ricercatori. Renzi, infatti, ha visitato una scuola nel giorno della ri intitolazione dell’istituto ad Emanuela Loi, l’agente di scorta uccisa nell’attentato a Paolo Borsellino. Una servitrice dello Stato. In questa sede scolastica d’infanzia il Presidente del Consiglio ha affermato come: “non bisogna mai avere paura di fare le cose giuste e la scuola è il luogo dove lo si impara. Lo Stato c’è e lo dimostrerà con i fatti e non solo con le parole”.

L’intervista a Time, “Italia non è un paese normale” – Il premier Matteo Renzi in un’intervista concessa al settimanale Time parla dell’Italia. “Il nostro non sarà mai un Paese normale. L’Italia è l’Italia. Se fossimo un Paese normale non avremmo Roma, Firenze o quella meraviglia di Venezia. Nel Dna degli italiani c’è un pizzico di follia che nella stragrande maggioranza dei casi è positiva. È genio e talento”. Ed è proprio per questo che il capo del governo ostenta ottimismo. “Sono convinto che bisogna rischiare il tutto per tutto e cercare di fare una vera rivoluzione. È il momento giusto, ci sono le condizioni per farlo. Se non lo facciamo ora, l’Italia perderà il treno. Scommetto che nei prossimi 10 anni l’Italia tornerà ad essere leader dell’Europa, la sua locomotiva. L’Italia dei miei figli sarà alla guida dell’Europa, economicamente”. Renzi passa poi in rassegna i problemi che attanagliano il Paese. “La P.A., troppo complicata. E la sua politica, ci sono troppi politici. Abbiamo una burocrazia complicata e un pessimo sistema politica. Noi dobbiamo rendere l’Italia un Paese normale dal punto di vista del sistema politico”. Infine un commento sul suo rapporto con il Cavaliere. “Non sto costruendo un governo con Silvio Berlusconi, non sto facendo accordi segreti con lui. Con lui voglio fare un accordo sulle riforme,perchè le regole del gioco non dovrebbero essere scritte da soli ma insieme agli altri partiti”.

Daniele Errera

L'autore: Daniele Errera

Nato a Roma classe 1989. Laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali con la tesi "Dal Pds al Pd: evoluzione dell'organizzazione interna". Appassionato di politica, ha ricoperto vari ruoli nel Partito Democratico e nei Giovani Democratici. E' attivo nell'associazionismo territoriale.
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