Impresentabili, Sandra Mastella dopo la mancata elezione se la prende con Bindi: “Calpestata mia dignità”

Pubblicato il 4 Giugno 2015 alle 12:02 Autore: Giuseppe Spadaro
clemente mastella e la moglie con occhiali di sole e camicia a pois

Più di diecimila preferenze non sono bastate Sandra Mastella per entrare a far parte del consiglio regionale della Campania.

La moglie del leader di area centrista intervistata a La Zanzara’ su Radio 24 ha spiegato di non aver affatto digerito l’essersi ritrovata nella lista dei cosiddetti impresentabili e ha attaccato la presidente della commissione: “Bindi? Le chiedo i danni, mi ha danneggiato”.

“Bindi peggio dei fascisti, ha calpestato la mia dignità”. “Lei impresentabile, non ha agito da buona cattolica”. “Mi ha diffamato per calunnia, anche San Filippo Neri dice che è gravissimo”. “Io e Clemente possiamo vivere senza potere, ma non mollo la politica”.

Sandra Mastella a Bindi: “Lei è impresentabile”

“Bindi? In quanto a presentabilità la batto uno a dieci. Lei è impresentabile. Da buona cattolica non avrebbe mai dovuto fare una cosa del genere, perché ha calpestato i diritti costituzionali, ha calpestato la mia dignità. E poi a poche ore dal voto, neanche nei regimi fascisti si fanno queste cose”. Sandra Lonardo, moglie di Clemente Mastella, è furiosa contro Rosy Bindi.

“L’ho querelata per diffamazione e le chiedo i danni. Adesso ci pensano i miei avvocati. Non sono entrata in Consiglio per la legge elettorale ma sicuramente mi ha danneggiato, mi ha fatto perdere una percentuale di voti. A dieci ore dal voto dire che ero impresentabile la gente non ha capito più niente. Molti hanno capito che non mi potevano più votare perché ero tolta dalle liste”.

moglie clemente mastella con collana di perle

“Cosa c’entro io con la mafia?”

“In quella lista – dice la Lonardo – non dovevo proprio esserci, cosa c’entro io con la mafia che non ho neanche una condanna? Io non ho condanne e non posso essere in nessuna lista di proscrizione, di nessun tipo. Non si rispetta più la legge, questo Paese è destinato a morire…”.

“Quando eravamo nella DC…”

Poi attacca ancora la Bindi: “Quando eravamo nella Dc ha sempre predicato che si dovevano fare solo tre mandati e poi lei ha fatto 150 mila mandati, è questa la Bindi. Mi ha diffamato per calunnia, una cosa grave come dice anche San Filippo Neri. Sono passata sui giornali e in tv come impresentabile, vallo a spiegare alla gente. Io sono presentabilissima”. E adesso lascia la politica, chiedono i conduttori?”. “Io e Clemente abbiamo dimostrato che possiamo vivere anche senza potere. Non ci penso proprio a lasciare la politica, voglio continuare, ho preso più di diecimila voti. Che faccio, li lascio da soli soprattutto i giovani?”.

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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