Buona scuola, Boschi: “Se salta sarà colpa di Sel e M5S”

Pubblicato il 21 Giugno 2015 alle 13:31 Autore: Andrea Turco
scuola

La battaglia sulla buona scuola entra nella settimana decisiva. Il provvedimento arriverà martedì sui banchi della Commissione e i relatori, Francesca Puglisi per il Pd e Franco Conte per Ap, presenteranno un emendamento al cui interno vi saranno alcune modifiche chieste da minoranza e opposizioni. Se non si troverà un accordo, Renzi potrebbe bypassare la Commissione e inviare il testo in Aula, sotto forma di maxiemendamento e con annessa fiducia. Il ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi, ospite a L’Intervista su Sky, smentisce, in parte, questa ipotesi. “È ancora prematuro parlare possibile fiducia sul ddl scuola la prossima settimana. Ma sono convinta che ci possa essere una approvazione in tempi rapidi e che le assunzioni potranno essere fatte se il Parlamento farà il suo lavoro”. Se però si sarà ostruzionismo, la colpa della mancata assunzione dei 100mila precari, ricadrà su Sel e Cinque Stelle. “Ci sono opposizioni che hanno presentato oltre 3mila emendamenti al ddl scuola – spiega Boschi – Sel e M5s hanno detto che non li ritireranno e così metteranno a rischio le assunzioni di 100mila precari, che non potranno essere assunti per colpa loro”.

immagine di un'aula scolastica con banchi e sedie

Buona scuola, Fratoianni: “Boschi dovrebbe vergognarsi”

A Boschi replica duramente il coordinatore di Sel, Nicola Fratoianni. “La ministra Boschi dovrebbe vergognarsi. Questo governo imbroglia gli italiani. Abbiamo chiesto a più riprese di stralciare la questione dei precari con un decreto che voteremmo anche domani senza emendamenti, così possiamo assumere gli insegnanti”.

Di scuola parla anche Alessandro Di Battista, onorevole del M5S, ospite a In 1/2 ora, che respinge al mittente le accuse: “È colpa loro se saltano le assunzioni sulla scuola”. E aggiunge: “Gli insegnanti hanno svelato il bluff ricattatorio di Renzi, che tratta i professori come ostaggi. Quando non possono più controllare l’opinione pubblica, i partiti devono trovare altri sistemi di controllo del potere, e hanno individuato la scuola. Ma la riforma fa schifo, è un ricatto. Renzi sa che domani mattina può fare un decreto e assumere quelle 100mila persone”.

L'autore: Andrea Turco

Classe 1986, dopo alcune esperienze presso le redazioni di Radio Italia, Libero Quotidiano e OmniMilano approda a Termometro Politico.. Dal gennaio 2014 collabora con il portale d'informazione Smartweek. Su Twitter è @andreaturcomi
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