Enrico Letta si dimette da deputato, standing ovation per lui

Pubblicato il 25 Luglio 2015 alle 11:30 Autore: Redazione
Enrico letta libro renzi

Enrico Letta si dimette da deputato, standing ovation per lui

Come aveva annunciato nel salotto di Fabio Fazio di “Che tempo che fa”, ieri Enrico Letta ha formalizzato le sue dimissioni da deputato: andrà ad insegnare a Parigi da settembre. L’ex premier ha tenuto a precisare che non si dimette dalla politica, ma si dimette da questo Parlamento.

La decisione di Enrico Letta ha iniziato a maturare dopo il colpo di mano di Matteo Renzi proprio ai suoi danni per scalzarlo dalla guida del Governo e prendersi Palazzo Chigi, dopo che Renzi aveva negato per mesi di ambire a prendere il posto di Letta: Renzi aveva smentito di ambire a prendere il posto di Enrico Letta e celebre è divenuto l’hashtag su twitter #enricostaisereno lanciato dall’ex sindaco di Firenze per rassicurare sull’impossibilità di uno spodestamento di Letta.

Enrico Letta in uno studio televisivo

Le cose poi sono andate diversamente: nel febbraio 2014, appena due mesi dopo l’elezione di Renzi a segretario del Pd, questi ha fatto approvare dalla direzione nazionale del partito una mozione in cui si chiedeva di fatto un cambio di esecutivo, aprendo una crisi extraparlamentare culminata con le dimissioni di Letta e la fine del governo di larghe intese, nato nel solco della rielezione di Giorgio Napolitano al Quirinale e che era riuscito a sopravvivere anche all’uscita di Forza Italia dalla maggioranza a seguito della decadenza di Berlusconi e dei controversi provvedimenti sull’Imu.

Il rancore di Enrico Letta alla base della sua scelta

Il disappunto e il rancore di Letta non sono mai stati sopiti e il culmine di questo disappunto fu ben visibile durante la cerimonia dello scambio di consegne a Palazzo Chigi, momento in cui il premier uscente consegna a quello entrante la campanella d’argento con cui dirigere il Consiglio dei Ministri: quindici secondi in cui non si vedono né un sorriso né uno sguardo tra i due, Letta dopo aver consegnato la campanella se ne va a passo svelto senza neppure proferire parola.

Enrico letta libro renzi

Nei mesi successivi Letta è sparito dalla scena politica, e lo si è rivisto solo per presentare il suo nuovo libro “Andare insieme, andare lontano”, in cui non mancano bordate a Renzi, e non potrebbe essere diversamente: al di là del risentimento umano, anche sul piano politico i due sono agli antipodi, con Letta che vede la politica come lavoro di coesione e Renzi che invece è abituato a fare l’uomo forte.

Dopo il suo ultimo intervento in aula i deputati di Pd, Scelta Civica, della maggioranza dei 5 stelle e di Forza Italia gli hanno riservato una standing ovation, e il capogruppo Pd alla Camera Ettore Rosato è andato dall’ex premier per stringergli la mano.

Dal Movimento 5 stelle, Paola Taverna ha così commentato le dimissioni di Letta e la standing ovation: “Non so se sia più disgustoso l’applauso alle motivazioni delle sue dimissioni da parte dello stesso partito che lo ha sciolto nell’acido, il Pd, o l’ipocritamente pietoso applauso alla menzione nel suo discorso di quei disperati che l’Europa non accoglie ma su cui sempre il Pd ha costruito un bel business”. Così invece Brunetta: “Al di là dell’ipocrisia e degli applausi meritati, questo è un momento doloroso per quest’Aula e senza indulgere alla retorica vorrei dire che è anche un momento doloroso per la nostra democrazia”.

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Al dimissionario Letta, che aveva già fatto sapere di rinunciare al vitalizio, subentrerà Beatrice Brignone, prima dei non eletti nella circoscrizione Marche, che non si iscriverà al gruppo del Pd bensì al gruppo misto: Brignone infatti ha aderito a Possibile, il nuovo movimento di Giuseppe Civati.

 

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