Grasso: “Intercettazioni irrinunciabili e non limitabili”

Pubblicato il 28 Luglio 2015 alle 13:29 Autore: Ludovico Martocchia
sondaggi elettorali, presidente del senato pietro grasso

L’ex magistrato e presidente del Senato Pietro Grasso ha parlato con la stampa parlamentare alla cerimonia del Ventaglio. “Le intercettazioni, lo dico da sempre, sono un mezzo di indagine irrinunciabile e indispensabile che non va in alcun modo limitato”, così ha chiarito la sua posizione riguardo all’emendamento al ddl sulla giustizia penale presentato da Alessandro Pagano di Area Popolare che vorrebbe vietare la registrazione delle conversazioni tra privati. Per questo ha fatto sapere di essere favorevole all’altro emendamento, quello del Guardasigilli Andrea Orlando, che vorrebbe evitare il carcere per i giornalisti.

“Le intercettazioni sono legittime secondo la Cassazione”

La registrazione delle conversazioni “è da sempre ritenuta legittima dalla Corte di Cassazione”, è uno strumento “di grande utilità per le indagini su reati molto gravi, come le estorsioni, la corruzione, lo stalking”. Ha poi continuato: “Per quanto alla pubblicazione del contenuto delle intercettazioni occorre conciliare diversi principi democratici: la segretezza delle indagini, la riservatezza della vita privata, il diritto all’informazione”.

“Ho appreso con piacere che, a seguito delle dichiarazioni del ministro della Giustizia Andrea Orlando, sia stato presentato un emendamento per evitare di ledere il diritto di cronaca. Più in generale, credo che su questo tema sia determinante la deontologia degli operatori professionali che vengono a conoscenza del contenuto delle intercettazioni: magistrati, personale amministrativo, polizia giudiziaria, avvocati, giornalisti. Va sottolineato che in molti casi la diffusione illecita del contenuto di intercettazioni è dovuta alla slealtà di pubblici ufficiali, che devono essere perseguiti con la massima determinazione per rivelazione di segreto d’ufficio”.

grasso al senato

Il ddl anticorruzione come “Godot”

“Quello che ho ribattezzato “Godot”, il provvedimento licenziato dalle Camere, da lungo tempo atteso, rappresenta una importante risposta e credo sia opportuno attendere del tempo per poter fare una valutazione davvero obiettiva della sua efficacia”, ha così aggiunto sul ddl anticorruzione, a cui “teneva molto”, perché riguarda anche il falso in bilancio “vitale per contrastare alcuni fenomeni criminali che tanto incidono sul nostro tessuto sociale ed economico”.

“Sul tema della libertà di stampa e della tutela dei giornalisti, ho ribadito la necessità di compiere decisivi passi in campo legislativo per adeguare il nostro impianto normativo a quello europeo. Urgenza alla quale il Parlamento deve immediatamente rispondere, approvando al più presto il disegno di legge sulla diffamazione, la cui gestazione è stata finora troppo lunga e complicata”.

 

L'autore: Ludovico Martocchia

Nato e cresciuto nella periferia romana. Ha frequentato il Liceo Scientifico Francesco D'Assisi, ora studia Scienze Politiche alla Luiss. Da sempre appassionato di politica, scrive anche su Europinione.it. Ma prima di ogni cosa, libero pensatore.
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