Direzione Pd, l’intervento del segretario Renzi: “L’Italia ha bisogno del Mezzogiorno”

Pubblicato il 7 Agosto 2015 alle 17:08 Autore: Felice Tommasino
Il premier-segretario Matteo Renzi

È il giorno della Direzione Pd. L’ultima prima della pausa parlamentare. I temi da affrontare sono tanti e nessuno di essi è di importanza minore. C’è la questione delle riforme e delle discusse alleanze in Parlamento, ma c’è anche il problema Sud Italia sollevato dai dati Istat e Svimez prima, dall’intervento dello scrittore-giornalista Roberto Saviano poi.

Serracchiani: “Impegno a coinvolgere tutte le forze in Parlamento”

Sul nodo riforme e alleanze, è arrivato l’intervento del vicesegretario democratico Deborah Serracchiani: “Siamo impegnati su un cammino di riforme talmente importante che se le altre forze politiche vorranno discutere saremo sempre disponibili. Se vorranno, parteciperanno. Non è un patto del Nazareno ma un impegno a coinvolgere tutte le forze in Parlamento”.

Anche da Zanda invito a “massima collegialità”

Un invito alla “massima collegialità” è arrivato anche dal presidente dei senatori Pd Zanda. Lorenzo Guerini ha sottolineato: “Paletti molto chiari definiscono la procedura di riforma costituzionale. Siamo sempre disponibili a confrontarci e portare miglioramenti al testo ma diciamo che sono possibili cambiamenti purché non riportino al punto zero il cammino della riforma”.

Sud tema centrale della Direzione Pd

Sulla questione del Sud è rivolta l’attenzione del premier e segretario Pd Matteo Renzi che per settembre ha annunciato “un vero e proprio masterplan, con una serie di proposte concrete”. Le parole del segretario alla direzione Pd: “Oggi si inizia una discussione. Si ascolta. Mi riservo poi una prima replica alle considerazioni che verrano poste in questa direzione. Vi propongo un secondo momento di riflessione durante la Festa nazionale dell’Unità, o il 5 o 6 settembre. E poi il 15 o il 16 settembre mi piacerebbe che il Pd uscisse con un vero e proprio masterplan per il Sud. Oggi quindi non concluderemo con un documento finale e risolutivo”.

Il segretario del Pd Matteo Renzi

E ancora: “Non ci sono bombe giornalistiche. Non ci sono notizie ad effetto perché affrontare il problema del Sud semplicemente con notizie ad effetto significherebbe tradire un problema che è molto più complesso”.

Renzi: “Problema Sud è mancanza politica”

Senza citarlo direttamente, il segretario del Pd risponde alla lettera pubblica di Saviano: “Quando dico che occorre rottamare il piagnisteo non intendo dire che non bisogna denunciare le cose che non vanno: solo che ti pagano per risolverlo il problema, non per unire e aggiungere noia a noia in un clichè prestabilito per cui il Mezzogiorno d’Italia è la cosa peggiore che c’è”.

“Dirigenti Mezzogiorno devono assumersi proprie responsabilità”

Renzi ha le idee chiare: “Il problema del sud oggi non è la mancanza dei soldi. È la mancanza della politica. Non riapriamo la discussione se oggi i soldi sono troppi o troppo pochi”. E riprendendo quanto detto qualche giorno fa, ribadisce: “Se il Sud è in difficoltà è inutile attribuirne la responsabilità a chi ha abbandonato il Sud. La retorica Sud abbandonato è autoassolutoria per una parte dei dirigenti del Mezzogiorno”.

Il premier punta il dito contro chi il Sud l’ha governato: “La classe dirigente del Mezzogiorno non può esimersi dall’assumersi le proprie responsabilità. Anche noi, come centrosinistra, nell’ultimo decennio siamo stati affascinati dalla questione settentrionale, per recuperare una parte di Regioni”.

“Anche al Sud i primi dati positivi ma insufficienti”

A dispetto dei gufi, Renzi ribadisce: “L’Italia è ripartita, il Mezzogiorno no. Il Nord Italia ha dei numeri di crescita che sono oggettivi, reali, concreti. C’è una inversione di tendenza attesa da fin troppo tempo” sostiene il premier. Poi fa notare: “Anche al Sud si vedono i primi dati positivi ma del tutto insufficienti”.

“Trovo stravagante non si valorizzino risultati positivi”

E ancora fa notare: “il Nord ha numeri di crescita che sono reali, oggettivi, concreti. Non parlo solo dell’Emilia Romagna, del Veneto o della Lombardia. Parlo dei dati di queste ultime settimane: consumi, dati bancari, produzione industriale. Riscontriamo un’inversione di tendenza che era attesa da troppo tempo. Poi ciascuno la può valutare come positiva o no, come striminzita. Ma trovo stravagante che per esigenze interne non si valorizzino i risultati positivi”.

Matteo Renzi alla Direzione Pd

“Italia ha bisogno del Sud”

Risultati positivi che potranno essere migliori se la sfida per il Sud verrà combattuta e vinta: “Non è più il Sud ad avere bisogno dell’Italia: è l’Italia che ha bisogno del Sud perché la ripresa in atto sia strategica e decisiva” sostiene Renzi. “Non c’è un Sud. Ci sono più Sud. Solo che i Sud che funzionano sono quasi sempre ignorati. I Sud che funzionano sono occultati”, il monito del premier-segretario dalla direzione Pd.

“Responsabilità storica per il Pd”

Il monito ai suoi: “D’ora in poi sul Sud l’hashtag deve essere #mezzogiornozerochiacchiere. Per essere molto chiari, è ora di finirla di dire di chi è la colpa. Ora è del Pd”. “Ora c’è un governo guidato dal Pd, il gruppo più numeroso di eurodeputati, le regioni del Sud tutte a guida Pd. Quindi oggi l’idea non è trovare un colpevole ma un responsabile. E qui c’è una responsabilità storica: o lo fa il Pd o il Pd si prenderà la responsabilità storica di non averlo fatto. C’è stato un allineamento planetario” fa notare nel suo intervento alla direzione del partito.

“Non si strumentalizzi discussione per fini interni”

Dalla questione del Sud, Matteo Renzi alza lo sguardo al proprio partito e chiarisce: “Se qualcuno qui immagina di voler utilizzare il Pd come luogo in cui si strumentalizza la discussione a fini interni, questo è un errore clamoroso”.

“Capitale umano punto chiave per il futuro”

La conclusione del premier-segretario è che “non andremo da nessuna parte, se dopo aver elencato le cose fatte, che sono tantissime, le cose da fare, che sono ancora di più di quelle fatte, e i progetti, che ci sono, non ponessimo il tema dell’investimento sul capitale umano e sull’infanzia negata, con la lotta alla povertà minorile, l’istruzione, la cultura. Ed è il capitale umano il punto chiave per il futuro dell’Italia e del Mezzogiorno”.

Ma anche infrastrutture

Capitale umano ma non solo. C’è bisogno di infrastrutture e Renzi lo sa: “È fondamentale portare l’alta velocità in Calabria: non può fermarsi a Salerno. L’alta velocità è la principale infrastruttura realizzata in questi anni, era altro che si fermava a Eboli”.

Su Ilva: “Un fatto sottovalutato nel dibattito politico”

Figura tra le cose fatte, sostiene Renzi, aver tenuto aperta l’Ilva di Taranto: “Un fatto del tutto sottovalutato nel dibattito politico di questi mesi, è una battaglia quotidiana e lo è stata in questi mesi, per mille motivi: dalla Svizzera a questioni legate a certe interpretazioni normative. Tenere aperta l’Ilva è uno strumento per dire che Taranto ha futuro. Ma non si può pensare a un intervento pubblico per sempre, prima o poi dovremo restituire l’azienda ai privati”.

La promessa sulla terra dei fuochi

Tra le cose da fare invece, Renzi: “Voglio andare con Vincenzo De Luca nella terra dei fuochi dove in tre anni, lui dice due pensando alle elezioni, andremo a togliere le ecoballe. Naturalmente De Luca mi ha chiesto soldi: vediamoci a metà settembre, prima della legge di stabilità”.

Renzi apre al progetto per il Tap

Ma il premier-segretario ha parlato anche di Tap: “Una bellissima campagna di comunicazione, che fa vedere le immagini di una spiaggia bellissima del Salento in cui si immagina di portare il gasdotto. Poi c’è l’immagine di una cala di Ibiza, dove un gasdotto già è stato portato. E a Ibiza il turismo non sia crollato. Bonifazi so che è un frequentatore, ve lo potrà dire”.

Carfagna: “Renzi assegna compiti per vacanze a suoi colleghi”

Alle parole del premier Renzi pronunciate nel corso della Direzione Pd, è arrivata via Twitter la replica di Mara Carfagna: “Se non sa cosa fare siamo disponibili a dare suggerimenti”.

Brunetta: “Su Sud mai sentite tante banalità insieme”

Sulla stessa riga tracciata dalla Carfagna, la replica del capogruppo di Forza Italia alla Camera Renato Brunetta:

L'autore: Felice Tommasino

Classe 1991, cilentano. Laureando in Editoria e Pubblicistica all'Università degli Studi di Salerno. Su Twitter @felicetommasino
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