L’ottimismo di Renzi: “Siamo tornati a crescere”

Pubblicato il 30 Agosto 2015 alle 10:29 Autore: Redazione
tasse Il premier Matteo Renzi

Finite le ferie, il premier Matteo Renzi preme sull’acceleratore e, in un’intervista al Corriere della Sera, ostenta ottimismo. “Il Paese non mi sembra fermo e al contrario vedo tanta energia. Gli indici di fiducia e i consumi tornano a crescere. Il turismo tira, in particolare al Sud. Si respira un clima di ripartenza. Dopo anni di segno negativo torniamo a crescere“. “Cresciamo all’incirca come Francia e Germania – spiega – poco, ma finalmente come loro. Negli ultimi anni, invece, mentre loro crescevano noi perdevamo posizioni”.

Renzi e il taglio delle tasse

Per tagliare le tasse un aiuto arriverà dall’Europa. “Abbiamo ottenuto la possibilità di uno spazio di patto di circa l’1%, 17 miliardi di euro. Cercheremo di usare parte di quello. Quanto al deficit: siamo tra i pochi Paesi europei che rispettano la soglia del 3%, continueremo a farlo”.

Renzi e il Senato

Il premier esclude una crisi sulla riforma del Senato. Si troverà un accordo, dice. “Se vogliamo fare una forzatura sul testo uscito dalla Camera, i numeri ci sono, come sempre ci sono stati – avverte – Se vogliamo forzare possiamo farlo. Ma noi fino alla fine cerchiamo, come sempre, un punto d’incontro”. Renzi non esclude modifiche al testo. “Rivotare una cosa già votata due volte sarebbe un colpo incredibile a un principio che vige da decenni. Ma non è il passaggio più delicato della riforma: una soluzione si può trovare. Non abbiamo mai fatto le barricate su nulla, se non sul principio di superare il bicameralismo paritario: vedremo. Basta che non sia la scusa per ricominciare sempre da capo”.

renzi durante un suo pubblico intervento

Renzi e il Pd

Sul Pd, il giudizio del premier è sarcastico. “Oggi siamo al paradosso che chi a sinistra ha ucciso l’Ulivo, segandone i rami e promuovendo convegni come Gargonza per rilevarne l’insufficienza, si erga a paladino dell’ulivismo”. Sulla possibilità di un Letta candidato al congresso del 2017, il premier non è preoccupato, anzi, rilancia. “Per me sarebbe molto divertente. Potremmo confrontare i risultati dei rispettivi governi”. Infine il premier torna sulle unioni civili:”«Si faranno. Punto”.

Renzi e l’aiuto di Verdini

Il premier confessa di non vederci nulla di male nell’appoggio di Verdini al governo. “Il gruppo di Verdini ha già votato le riforme al primo giro. Mi stupirei del contrario. La mia minoranza firma gli emendamenti con Calderoli e Salvini, Grillo e Brunetta; e dovrei imbarazzarmi per il voto di chi già ha sostenuto questa riforma? Dovrei chiedergli: scusa, Verdini, stavolta puoi votare contro se no quelli della mia minoranza ci rimangono male?”.

Renzi e Roma

A Roma “nessun commissariamento”. La capitale “ha ottenuto ciò che ha chiesto per il Giubileo e anche un sostegno per combattere la corruzione con Gabrielli e Cantone. Il sindaco sa che deve solo lavorare nell’interesse dei cittadini. Punto. Tutto il resto è il consueto Truman Show politico-mediatico”.

Renzi e l’Europa

Altro tema focale dell’intervista, quello attuale dell’immigrazione clandestina che ogni giorno miete centinaia di vittime. Secondo il premier “questo è il momento giusto per lanciare un’offensiva politica e diplomatica. L’Europa deve smettere di commuoversi e iniziare a muoversi. È finito il tempo dei minuti di silenzio: si scelga finalmente di superare Dublino e di avere una politica di immigrazione europea, con un diritto d’asilo europeo. Questa sarà la battaglia dei prossimi mesi”.

Renzi sa che per una battaglia lunga. “Ci vorrebbero mesi, ma avremmo un’unica politica europea di asilo, non tante politiche quanti sono i vari Paesi. Andremmo negli Stati di provenienza per valutare le richieste di asilo, evitando i viaggi della morte. Gestiremmo insieme anche i rimpatri”.  “Credo – aggiunge – stia emergendo la verità sui migranti: non è un problema italiano su cui speculare per mezzo punto di sondaggio, ma una grande crisi mondiale e europea da affrontare a Bruxelles, non a Lampedusa. Questa – dice il presidente del Consiglio – è stata la prima battaglia del mio governo: chiedere l’internazionalizzazione di questa crisi”. “Non dobbiamo solo tamponare l’emergenza, ma anche avere un ruolo maggiore in Africa e in Medio Oriente. Investire di più sulla cooperazione internazionale. Agevolare i rimpatri. E bloccare i trafficanti di uomini, per sempre”. E sulla possibilità di un intervento in Libia, il premier nicchia. “Obama ha convocato un vertice su questi temi a fine mese proprio a margine dell’assemblea Onu”.

Fitto: “Ha perso contatto con il Paese reale”

La replica alle parole di Renzi, arriva dal leader di Conservatori e Riformisti, Raffaele Fitto: “Capisco che chi è al Governo faccia professioni di ottimismo, però c’è un limite al di là del quale si entra nel mondo delle illusioni. E quel limite Renzi l’ha già ampiamente superato”. In merito all’intervista rilasciata dal premier al Corriere della Sera, aggiunge: “Mostra che il Premier vive in una bolla autoreferenziale, e ha perso contatto con il Paese reale”.

Salvini: “Intervista del chiacchierone Renzi”

In serata è arrivato, via Facebook, anche il commento del leader della Lega Nord, Matteo Salvini: “Non una parola su esodati e pensioni. Non sulle Partite Iva che chiudono, sui Commercianti che muoiono di tasse. Su Agricoltura e Pesca in crisi. Non su una giustizia lenta e ingiusta. Sui disabili dimenticati dallo Stato. Sulle folli sanzioni alla Russia, sulla Sicurezza, sul Terrorismo Islamico e sull’immigrazione. Ha poche idee ma ben confuse. Ma trova tempo per attaccare me e la Lega. Paura?”.

L'autore: Redazione

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