Nuove regole per i Meetup M5S, Sibilia: “Dopo 2013 calo fisiologico, ma restino indipendenti”

Pubblicato il 1 Settembre 2015 alle 11:20 Autore: Antonio Atte
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Nel 2013 non eravamo pronti. Abbiamo incamerato chiunque. Nei movimenti, nei partiti, arriva di tutto. Gente un po’ frustrata che le ha provate tutte”. L’autocritica è arrivata direttamente da Beppe Grillo, leader del M5S, che domenica sera, alla festa per il decennale del meetup di Brescia, ha spiegato alla platea degli attivisti su quali punti il Movimento dovrà lavorare per irrobustirsi e diventare ancora più grande. Nel corso degli ultimi 2 anni il processo di selezione della classe dirigente pentastellata è stato spesso oggetto di critiche, da parte sia dei detrattori del M5S che di numerosi simpatizzanti.

L’ipotesi di regole più stringenti per la scelta dei rappresentati non poteva che trovare largo seguito presso la base del Movimento. Beppe Grillo ha parlato innanzitutto della necessità di “organizzare meglio i meetup”, gli organismi di aggregazione dal basso da cui il Movimento ha spesso e volentieri attinto idee ed energie, ma che ora necessitano di quel salto di qualità che consenta loro di diventare dei veri e propri presidi 5 Stelle sul territorio. Stesso discorso per le parlamentarie online, che, molto probabilmente, già dalle prossime amministrative 2016 vedranno regole più ferree nella selezione dei candidati.

meetup

Parlamentarie e Meetup, Sibilia: “Nuove regole saranno in buona fede”

Per Carlo Sibilia, deputato del Movimento 5 Stelle, “ci sarà tempo e modo di discutere di nuove regole”, spiega al Termometro Politico. “Qualora dovessero essere introdotte nuove norme” nella scelta della classe dirigente, “si tratterebbe sicuramente di modifiche in buona fede a scopo migliorativo”, prosegue il pentastellato. Il nodo cruciale, comunque, secondo Sibilia, “non è questo: ma è riuscire a trovare le convergenze giuste su temi centrali nel dibattito pubblico”. Senza tralasciare “l’obiettivo ultimo del M5S”, che è quello di “far diventare tutti i cittadini soggetti politici, che non subiscano più la politica passivamente”.

“Penso che siamo cresciuti molto nel tempo. Nel 2013 – sottolinea il deputato – sono arrivate in Parlamento 150 persone che hanno imparato un nuovo lavoro e dopo due anni sono riuscite ad acquisire molta più esperienza. All’inizio abbiamo dovuto studiare il meccanismo, ma ora stiamo raccogliendo i frutti: siamo molto più concreti e riusciamo anche a comunicare meglio”.

Per quanto riguarda i meetup, aggiunge Sibilia, “posso dire di avere un’esperienza decennale in queste realtà: prima erano laboratori indipendenti in grado di accogliere idee che venivano rimbalzate dagli altri partiti. Dopo il boom del 2013 queste entità hanno subito un calo fisiologico, ma restano comunque dei soggetti che svolgono un lavoro sul territorio e collaborano a 360 gradi con tante associazioni. E’ importante, comunque, che i meetup restino indipendenti”, conclude il parlamentare.

L'autore: Antonio Atte

Classe '90, stabiese, vive a Roma. Laureato al DAMS con 110 e lode, si sta specializzando in Informazione, editoria e giornalismo presso l'Università degli studi Roma Tre. E' appassionato di politica, cinema, letteratura e teatro. Mail: antonio.atte@termometropolitico.it. Su Twitter è @Antonio_Atte
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