Pagamenti dei debiti della Pa, un imprenditore ricorda a Renzi la sua promessa

Pubblicato il 21 Settembre 2015 alle 18:50 Autore: Redazione
debiti della PA, immagine di banconote

Pagamenti dei debiti della Pa, un imprenditore ricorda a Renzi la sua promessa

Nel mondo degli imprenditori stanchi delle promesse della Pa, c’è chi, abituato ormai da anni allo stallo, scrolla le spalle, e chi, invece, in maniera pungente e sagace, riesce a farsi notare.

Debiti della Pa, un’inserzione sul Giornale dedicata a Renzi

E’ questo il caso dell’imprenditore Massimo Blasoni, proprietario di “Sereni orizzonti”(nota catena di residenze per anziani) e fondatore del centro studi “Impresa Lavoro”. Blasoni ha comprato una pagina di pubblicità su “il Giornale”, non con lo scopo di sponsorizzare le sue attività, ma per ricordare al Governo gli impegni presi, ormai un anno e mezzo fa. Il Giornale stesso non ha mancato di martellare su questo tema

Sull’inserzione pubblicitaria un titolo eloquente e forte: “21 settembre 2014: la promessa mancata”. Cosa sarà mai questa promessa? Ce lo spiega lo stesso imprenditore che, dopo aver corredato il manifesto con un’immagine del Premier Renzi dall’aria sorniona, gli ricorda quella parola data il 13 marzo del 2014, nello studio di “Porta a porta”. Matteo Renzi aveva promesso che, se entro il 21 settembre, data del suo onomastico, la Pa non avesse pagato tutti i debiti, sarebbe salito fino al santuario toscano di Monte Senario. Blasoni, allora, gli ricorda ironicamente che la data è slittata per ben due volte, senza che si siano in concreto presi provvedimenti esaustivi.

Debiti della Pa, volto di Blasoni

L’imprenditore di “Impresa Lavoro” sottolinea che la sua “pubblicità progresso”, arriva dopo numerosi studi ed analisi condotti dal centro studi di sua proprietà. “Non si capisce perché quando è lo Stato a vantare crediti, arrivano subito le ganasce di Equitalia: viceversa invece le aziende vengono lasciate ad attendere per fondi che sono già a bilancio”, per citare le stesse parole di Blasoni, che arriva addirittura a parlare di rottura del patto di fiducia tra Stato e imprenditori a causa dei ritardi nei pagamenti dei debiti della Pa.

Anche se il 18 luglio, nella sua rubrica su “L’Unità”, il Premier aveva lasciato intendere una sua parziale ammissione di colpe, a causa della difficile riscossione delle somme destinate ai pagamenti alle imprese, del pellegrinaggio ancora non si vede l’ombra.

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