Italia5Stelle, come è andata per il MoVimento 5 Stelle: ecco cosa è successo ad Imola

Pubblicato il 19 Ottobre 2015 alle 12:29 Autore: Daniele Errera
italia5stelle, Beppe Grillo

Articolo pubblicato da Daniele Errera il 19/10/2015

Italia5Stelle: un grande evento per una grande voce del paese. Il Movimento 5 Stelle, che sia simpatico o meno, ha ricevuto grandi percentuali alle ultime due elezioni di valenza nazionale (politiche 2013 e europee 2014) e viene dato molto alto nei sondaggi anche per i comuni al voto nel 2016. Le giornate di Imola, raduno 2015 del Movimento 5 Stelle, sono andate bene. Nessuna spaccatura in seno al Movimento 5 Stelle ed un bagno di folla per Grillo, Casaleggio e Co. Il colpo d’occhio non è secondario. Ma anche la sostanza, stavolta, è centrata per il M5S. Se non vogliamo chiamarlo programma, infatti, quello uscito dalle giornate grilline sono alcuni punti fondamentali, una sorta di stella polare che gli aderenti e portavoce dovranno seguire. Qui di seguito sono analizzati cinque fra capitoli programmatici e situazioni che più hanno attirato l’attenzione nelle giornate di Imola.

1. Occhi puntati su Di Maio

‘Il Visconte Dimezzato’ può essere preso a pretesto per parlare di uno degli esponenti più popolari del Movimento, Luigi Di Maio. Almeno per l’aggettivo ‘dimezzato’. Se molti pensavano ad una successione fra il duo Casaleggio-Grillo e Di Maio, questi saranno restati delusi dalle parole di Gianroberto Casaleggio: “Non passiamo il testimone a nessuno”. Stop, messaggio chiaro e concluso. Carica Beppe Grillo in persona, quando chiede retoricamente: “perché candidare le persone per mezzo della tv? Non è il problema Di Battista o Di Maio, ci sono decine di persone pronte, ogni tanto scopro una persona. È questa la sorpresa, sorprendersi di non conoscere una persona ma restare affascinata da quel che dice”. Ma a spezzare una lancia nei confronti di Di Maio (o meglio, lancia il vicepresidente della Camera ad un nuovo ruolo) è il sindaco di Parma, Pizzaroti: “in questo momento Luigi è il meglio che il MoVimento possa offrire”.

2. Il passaggio del testimone

Il duo Casaleggio- Grillo, quindi, non pensa di passare il testimone. Tuttavia non ritengono compatibile un incarico a vita con la leadership del MoVimento. Ed infatti è lo stesso Grillo a parlare del tema dal palco d’Imola: “Casaleggio è il guru, io sono l’elevato. Sto un po’ più su. Sta a voi ora – rivolgendosi agli attivisti grillini – non servono un guru o l’elevato, tocca a voi”.

3. Il lancio di Bugani

Massimo Bugani è “straordinario e illuminato”. Ma è conosciuto da una platea molto ristretta. Tentiamo di gettare luce nei confronti di questo personaggio, noto dalle parti di Bologna. Bugani è capogruppo del Movimento 5 Stelle presso il Comune di Bologna ed ha aiutato enormemente all’organizzazione dell’evento di Imola. Pupillo di Beppe Grillo, Bugani è stato lanciato direttamente dal cofondatore del M5S di fronte alle migliaia di sostenitori sopravvenuti.

4. Programmi del MoVimento 5 Stelle

Grillo annuncia: “dobbiamo fare i programmi e i contro-programmi. Io non entro nei dettagli, ci sono i parlamentari che lo fanno meglio di me, ma chi ha mai votato un partito per il programma?”, criticando indirettamente la legge elettorale che non presenta correlazione fra programma e votazione. “Noi dobbiamo votare un senso del mondo, ci hanno detto di tutto, ci hanno chiamato populisti e demagoghi, invece noi siamo il senso del mondo alternativo”.

5. Prescrizione

Siparietto simpatico sulla prescrizione. A corollario del discorso sul programma (o meglio, sulla costituzione dello stesso), Casaleggio ha affermato: “la prima cosa da fare è eliminare la corruzione con l’onesta, mettere mano alla giustizia, eliminare la prescrizione, mettere persone oneste nelle amministrazioni”. E dato che il criterio principe sarà “la fedina penale pulita” si sottolinea come la prescrizione andrà abolita. La risposta di Grillo è nello stile: “la prescrizione? Io ho 40 processi, quelli non si prescrivono”.

Grillo ringrazia i 200.000 di Imola

Daniele Errera

L'autore: Daniele Errera

Nato a Roma classe 1989. Laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali con la tesi "Dal Pds al Pd: evoluzione dell'organizzazione interna". Appassionato di politica, ha ricoperto vari ruoli nel Partito Democratico e nei Giovani Democratici. E' attivo nell'associazionismo territoriale.
Tutti gli articoli di Daniele Errera →