Le confessioni di una Casamonica: Clan appoggiato da politici e medici

Pubblicato il 26 Ottobre 2015 alle 17:49 Autore: Redazione

Il clan dei Casamonica e le sue vicende, famigliari o criminali, non hanno certo mancato negli ultimi tempi di attirare l’attenzione del pubblico e di conquistarsi l’onore delle cronache. Dopo i contestatissimi funerali di Vittorio Casamonica, l’ultima notizia che giunge dalla casata zingara è il risultato di una confessione proveniente proprio da una componente di quella stessa casata, la quale avrebbe deciso, secondo l’articolo di Giacomo Amadori per Libero, di “cantare”.

Gelsomina Di Silvio, sessantacinquenne romana moglie di Ferruccio Casamonica, già condannata nel 2012 a 11 anni e 2 mesi di carcere per la gestione di un’agenzia abusiva di microcredito, ha infatti confessato alcuni segreti – che troppo segreti poi non sono – riguardanti i traffici e i legami della famiglia sinti con personaggi politici e non solo, legami che hanno permesso ai Casamonica di agire indisturbati, soprattutto dalla giustizia, nelle loro attività.

casamonica, la carrozza dei funerali di Vittorio

Ma come mai la donna avrebbe deciso di svelare tutto questo? Il “movente” sembra essere passionale: la donna, tradita dal marito, ha deciso di “farsi giustizia da sola”. Nei suoi racconti passano in rassegna primari corrotti bendisposti a firmare falsi certificati di malattia, medici legali che aiutano all’ottenimento di pensioni di invalidità, comunità di tossicodipendenti che offrono finti ricoveri e prestanome utili a nascondere patrimoni illeciti all’estero. Ecco il contenuto dell’intervista con Amadori:

“Mi ascolti: partiamo da Ferruccio Casamonica” è stato l’incipit della narrazione. “È nato il 4-12-1950. Tra poco avrebbe una condanna di anni 6 e mesi 2. Però lui, come so, ha fatto tutta roba falsa, documenti, eccetera, con una comunità per drogati” ha confidato tutto d’un fiato. La voce della donna è roca, quasi maschile. Il suo linguaggio non è da accademica della Crusca e, a tratti, sembra confusa. Ma l’afflato con cui parla comunica sincerità. Cita una certa Sofia e una comunità “che loro pagano, dove sono tutti corrotti”. Non conosce le coordinate del ricovero, ma offre il cellulare della presunta complice del clan. “Sofia corrompe (inganna,ndr) tutti i giudici. Dice che i Casamonica sono ‘fatti’ e che stanno là dentro, in realtà sono liberi. Ha tutti i ‘fardelli’ (fascicoli, ndr) che li riguardano e non fanno un giorno di carcere”. Negli incartamenti, per la ‘pentita’, ci sarebbero “tutti i Casamonica”. Quindi snocciola i riferimenti di un altro ipotetico partecipe dell’organizzazione, un primario di un ospedale romano che si trova vicino al raccordo. Il camice bianco firma certificati? “Sì, certo. Era amico anche di Vittorio Casamonica, quello che è morto. Per loro fa di tutto e di più”.

Lady Casamonica ha fretta di vedere suo marito dietro alle sbarre e il motivo è chiaro: “Adesso questo Ferruccio se la fa con Carolina C., una straniera. Un altro sta con una peruviana, uno con una cubana. Stiamo parlando anche di una donna della Repubblica Ceca e di una brasiliana di nome Maria. Perché ci stanno? Perché son belle? No, dopo che hanno finito di sfruttare noi, adesso hanno preso altre strade”. È ferita Gelsomina e per lei “sono tutti corrotti”. “Hanno fatto un funerale che nessuno sa niente e tutti lo sanno…”. A questo punto ci dà l’indirizzo della residenza di Ferruccio. “Vive in una casa in affitto a Tor Bella Monaca, sopra i carabinieri”. La villa di famiglia è stata sequestrata un po’ di anni fa. Ci riferisce pure la targa dell’auto del presunto boss. «Le macchine stanno tutte intestate a un certo Pietro. I., prestanome di tutto e anche Carolina C. è una prestanome”.

 

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