A Bologna va in scena il nuovo centrodestra con Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni

Pubblicato il 8 Novembre 2015 alle 17:05 Autore: Redazione
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A Bologna va in scena il patto tripartito tra Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni. I tre leader del centrodestra, dal palco di piazza Maggiore (per la manifestazione “Liberiamoci” organizzata dalla Lega Nord) lanciano la sfida al governo e a Matteo Renzi. “Combattendo insieme vinceremo le elezioni perché con Matteo, Giorgia e Silvio non ce ne sarà più per nessuno” afferma il Cav secondo cui questa alleanza “porterà il centrodestra sopra il 40%”. Il leader di Forza Italia attacca il premier: “Un signore mai eletto governa il Paese solo con il voto di un cittadino su sei ma cambia in suo favore la legge elettorale e ha l’ardire di cambiare la Costituzione”. Nel mirino finisce pure Grillo “Nei suoi discorsi passaggi che ricordano quelli dei Hitler”.

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Matteo Salvini: “Sgombereremo i centri sociali uno per uno”

A chiudere la manifestazione ci pensa Matteo Salvini: “Sogno una Italia aperta, ma con delle regole, chi sbaglia paga. Una Italia dove i bambini sono adottati solo se ci sono una mamma e un papà. E dove votano i ragazzi di 16 e 17 anni” arringa la folla il leader della Lega. Anche lui riserva un attacco al capo del governo: “Un incapace che divide la società tra uomini e bestie. Io la divido tra produttori e parassiti, e lui è un degno rappresentante dei parassiti che campa alle spalle del prossimo: lui, Alfano, Boldrini. Lasciamoli a Renzi i Buzzi e Carminati”. Infine Salvini se la prende con i centri sociali (al mattino erano comparse scritte antirazziste a Bologna mentre la linea ferroviaria era stata sabotata): “Dopo i campi rom i centri sociali: li sgombereremo uno per uno e l’Italia sarà un posto migliore. La ruspa abbatte ma poi ricostruisce. Non è normale che per manifestare in una piazza bella di una città aperta, libera, democratica e generosa si debba chiedere il permesso a qualche zecca da centro sociale che di notte danneggia una linea ferroviaria lasciando a piedi decine di migliaia di persone”.

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