VIDEO Ultimi Sondaggi Israele: prima ti uccido e poi ti demolisco la casa

Pubblicato il 10 Novembre 2015 alle 14:18 Autore: Guglielmo Sano
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VIDEO Ultimi Sondaggi Israele: Il 53% degli israeliani – secondo il sondaggio realizzato alla fine di ottobre su un campione di 600 cittadini adulti dall’Israel Democracy Institute con sede a Gerusalemme  – è d’accordo con “l’esecuzione immediata” di “qualsiasi palestinese” sospettato di aver perpetrato attività terroristiche. Uguale la percentuale degli israeliani che supportano le “esecuzioni extragiudiziali” anche quando il sospettato è ormai in stato di fermo e non più in grado di nuocere ad alcuno. D’altra parte, l’80% degli israeliani, riferiscono sempre gli autori del sondaggio, sarebbe d’accordo con la demolizione delle case dei presunti attentatori.

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Recentemente le autorità israeliane hanno incoraggiato le forze di polizia ad assumere un approccio ancora più duro con i palestinesi, esortando a sparare sul posto a chiunque sia sospettato di voler compiere un attentato. Per esempio, Yair Lapid, del partito di centro destra Yesh Atid, ha dichiarato che ai palestinesi che minacciano militari o civili israeliani “si dovrebbe sparare con l’intenzione di uccidere”. Sulla stessa linea, il ministro per la Sicurezza israeliano Gilad Erdan che si è raccomandato affinché si spari a chi è sospettato di voler compiere un attentato “in modo da mostrare agli aggressori futuri che non sopravviveranno per portare a compimento il loro piano omicida”.

Nel corso della giornata di domenica 6 israeliani sono rimasti feriti e 2 attentatori palestinesi sono stati uccisi in diverse zone calde del paese. Una donna palestinese è stata uccisa dopo aver tentato di accoltellare una guardia di sicurezza all’ingresso di un’insediamento ebraico in Cisgiordania. Successivamente, 4 israeliani sono rimasti feriti in un attacco condotto da un uomo palestinese che si è lanciato in auto contro la fermata del bus dove stazionavano, anche in questo caso l’attentatore è stato ucciso poco dopo l’attentato. Inoltre, un colono ebreo è sopravvissuto dopo aver subito diverse coltellate allo stomaco nel villaggio di Nabi Ilyas, parte occidentale della West Bank. Da ottobre, la nuova ondata di violenza ha causato la morte di 11 israeliani e 72 palestinesi.

L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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