Manlio Di Stefano del M5S: terrorismo causa principale dell’immigrazione

Pubblicato il 11 Dicembre 2015 alle 12:33 Autore: Redazione
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Terrorismo, Manlio Di Stefano: il Capogruppo del M5S in Commissione Affari esteri e comunitari, è intervenuto ai microfoni della trasmissione Il mondo è piccolo, condotta da Fabio Stefanelli su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano. “Un grave errore che si fa è dividere il tema del terrorismo da quello dell’immigrazione” ha detto in apertura Di Stefano, che poi ha proseguito “il terrorismo è una delle cause principali dell’immigrazione, insieme alle guerre. Sulla Siria è giusto che il governo non intervenga, speriamo che mantenga fede a questa decisione. Anche se ha votato per il rifinanziamento della missione in Afghanistan. La presenza militare sui terrori arabi fa aumentare il rischio attentati. Non è un caso che finora gli attentati sono stati fatti nei Paesi maggiormente presenti su quei territori, come Usa e Francia. Loro vedono quella presenza come un’invasione del loro territorio e aumenta l’odio nei confronti di quei Paesi. Minor interventismo equivale a maggiore sicurezza in patria”.

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Manlio Di Stefano del M5S: terrorismo causa principale dell’immigrazione

Petrolio e beni artistici sono le prime due fonti di guadagno dello Stato Islamico, ha ricordato Di Stefano, “poi c’è il traffico degli immigrati, che dobbiamo combattere facendo una lotta feroce agli scafisti. Ma dobbiamo anche combattere le cooperative italiane in odore di mafia che speculano, facendo business sull’accoglienza dei migranti. Dobbiamo rompere questo meccanismo e fare in modo che il migrante stia il meno possibile nei centri di prima accoglienza”.

Di Stefano si è poi schierato nettamente contro la Turchia, paese già membro nella Nato che “pretende di entrare in Europa, ma nel frattempo fa affari con i terroristi dell’Isis”. Il Capogruppo 5stelle ha spiegato a questo proposito: “si parla di 850 cisterne di petrolio che ogni giorno entrano in Turchia, e indietro vanno soldi e armi, le stesse armi che hanno insanguinato Parigi. Non è logico che la Turchia stia nella Nato in una coalizione che dovrebbe difenderci. La decisione dell’Ue di dare 3 miliardi alla Turchia per l’emergenza immigrazione ha la stessa puzza dell’accordo fatto tra Berlusconi e Gheddafi per i campi di sterminio degli immigrati in mezzo al deserto. Stanno dando soldi alla Turchia per fargli risolvere il problema degli immigrati in casa come meglio crede e, non essendo un Paese democratico, sicuramente lo risolverà violando i diritti umani. Questo è un atteggiamento ipocrita e pericoloso”.

Ora, ha concluso Di Stefano, “bisogna fare attenzione alla cessione di privacy e sovranità per la paura del terrorismo. Trump dice di chiudere internet, in Italia si parla di Intelligence che possa accedere a qualsiasi riferimento a ogni cittadino. Si può combattere il terrorismo senza perdere la nostra privacy e la nostra sovranità”.

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