Sondaggi M5S, IPR: Casaleggio, un’eredità pesante. E il futuro si chiama Di Maio

Pubblicato il 21 Aprile 2016 alle 10:51 Autore: Redazione
sondaggi m5s ipr casaleggio e il futuro leader

Sondaggi M5S, IPR: il carisma di Casaleggio ed il futuro leader

Quanto perde il Movimento 5 Stelle con la morte di Gianroberto Casaleggio? E quale potrebbe essere il leader futuro? Ad interrogare gli italiani ci ha pensato il sondaggio condotto da IPR Marketing per il quotidiano Il Resto del Carlino.

La rilevazione – della quale al momento non è stata diffusa né la metodologia di acquisizione dei pareri né il campione di intervistati – evidenzia un alto tasso di apprezzamento nei confronti del defunto leader del M5S da parte degli italiani.

Quale potrebbe essere il futuro leader politico del Movimento? Secondo il campione preso in esame da IPR, sarà Luigi Di Maio, attuale vicepresidente della Camera: a pensarla così è la maggioranza assoluta (52%) degli intervistati. Uno su tre (35%) crede che invece il prossimo uomo forte del Movimento sarà il deputato Alessandro Di Battista. Molto più indietro (8%) Virginia Raggi, il nome nuovo del M5S, candidato sindaco per Roma.

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Sondaggi M5S, IPR: Casaleggio, un’eredità pesante

Ma al di là dell’identikit, l’aspetto più importante è rappresentato dal ruolo da svolgere. Con un’eredità pesantissima da raccogliere. Secondo IPR, infatti, ad avere un’opinione positiva di Casaleggio sono 7 italiani su 10, con percentuali leggermente più basse – ma comunque elevate – anche tra gli elettori di PD (67%) e Forza Italia (65%). Ad avere un’opinione opposta è invece poco più di un italiano su 10.

Il carisma di Casaleggio viene evidenziato anche dall’influenza che ha avuto nella fase di “reclutamento” degli elettori del M5S. Un influsso nettamente maggiore nei cosiddetti “attivisti” (87%) rispetto ai simpatizzanti non attivisti (58%).

Una disparità che, secondo IPR, è dovuta probabilmente al profilo scelto da Casaleggio, una “presenza-assenza” che lo ha reso indispensabile nel gestire il M5S ma senza la visibilità mediatica sufficiente per conquistare gli stessi consensi anche negli elettori non attivisti.

In ogni caso, quello che è emerge è un’eredità pesante e da gestire con cautela. Perché – anche se l’82% dei grillini ritiene che il M5S non subirà contraccolpi e il 46% di italiani (+18% rispetto ad un anno fa) crede che il movimento sia pronto per governare città importanti – non sarà facile dare seguito a quel balzo in avanti che, grazie al lavoro di Casaleggio, ha portato il M5S a passare dal 2 al 28% nel giro di un lustro.

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