Comunali Roma: CasaPound non appoggerà Virginia Raggi

Pubblicato il 14 Giugno 2016 alle 13:30 Autore: Daniele Errera
simone di stefano casapound

Articolo pubblicato da Daniele Errera il 14/06/2016

Comunali Roma: CasaPound non appoggerà Virginia Raggi

CasaPound Italia non sosterrà Virginia Raggi al ballottaggio. Parola dell’organizzazione di estrema destra. Ovviamente non parteggerà nemmeno per Giachetti, ma si manterrà equidistante. Deve ricorrere ad una smentita pubblica il leader romano, Simone Di Stefano, in quanto più voci intorno al Pd avevano sostenuto un appoggio di CasaPound alla Raggi.

Di Stefano ha dovuto dichiarare personalmente la lontananza di un ipotetico appoggio a Raggi al secondo turno. Lo ha fatto attraverso la radio dell’Università Cusano, sostenendo che, indipendentemente da chi vinca, l’opposizione di CasaPound Italia sarà durissima. Con la Raggi prima cittadina, “avremo modo di testare sul campo questa fantomatica amministrazione a Cinque Stelle”, anche perché ha glissato su vari temi fondamentali, afferma il leader Cpi. Un colpo alla botte ed uno al cerchio: “comunque – continua Di Stefano – sarei più sconfortato da una vittoria di Giachetti. Dopo quello che ho visto fare dal Pd a Roma pensare che la gente sia portato a votare ancora una volta un esponente del Pd, con Livia Turco fare l’assessore al sociale, mi fa rabbrividire”.

Simone Di Stefano (Casa Pound)

Segue il comunicato ufficiale di Cpi: “CasaPound Italia esprime la più assoluta equidistanza rispetto ai due candidati a sindaco che il 19 giugno si sfideranno nel ballottaggio per il Comune di Roma. Per noi Giachetti e Raggi sono la stessa cosa in termini di incompetenza e nullità politica.”. Il comunicato parla di strumentalizzazione di posizioni, costruita in malafede da terzi. E ripropone, da una parte le distanze dai due candidati al ballottaggio, dall’altra dai partiti di provenienza: “non c’è nessuna simpatia di Cpi verso la Raggi, che oltre a essersi fatta notare per proposte strampalate e assenza di programmi ha anche ribadito in ogni occasione il suo antifascismo da anni ’70. Allo stesso modo non c’è e non potrà mai esserci alcuna vicinanza con il Pd, artefice dello sfascio di questa città. I due candidati esprimono la stessa visione su tutto quello che riguarda l’immigrazione, il degrado, i campi rom, la sicurezza. Nessuno dei due ha risposte sulla questione dell’emergenza abitativa o sugli altri problemi cui quotidianamente deve far fronte il cittadino romano. Nessuno dei due, quindi, rappresenta la soluzione per Roma, ma entrambi sono parte del problema. Per questa ragione CasaPound esprime la più ferma e radicale presa di distanza tanto da Giachetti che da Raggi”.

comunali roma, raggi e giachetti

Smentite quindi le affermazioni di alcuni esponenti Pd, come la senatrice Giuseppina Maturani, che aveva affermato come “abbiamo appena appreso un’altra bellissima notizia per i cittadini romani: dopo Alemanno anche Casapound, attraverso le dichiarazioni del suo leader Simone Di Stefano, appoggia la candidata del movimento 5 stelle Virginia Raggi. Faccio i miei complimenti al movimento di Beppe Grillo: davvero un altro bellissimo apparentamento!”, oppure il deputato Marco Miccoli (sempre dem), che su Facebook scriveva: “Casapound spera che vinca la Raggi”. Sempre dal social network creato da Mark Zuckerberg chiude il discorso Di Stefano: “qualche imbecille pensa di strumentalizzare alcune mie affermazioni contro Giachetti e il Pd, come una presa di posizione a favore della Raggi. Visto che entrambi hanno le stesse posizioni sull’immigrazione, non li sosterrei MAI e al ballottaggio non andrò a votare”.

Daniele Errera

L'autore: Daniele Errera

Nato a Roma classe 1989. Laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali con la tesi "Dal Pds al Pd: evoluzione dell'organizzazione interna". Appassionato di politica, ha ricoperto vari ruoli nel Partito Democratico e nei Giovani Democratici. E' attivo nell'associazionismo territoriale.
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