Terremoto, è bagarre governo-opposizione sulla ricostruzione

Pubblicato il 30 Agosto 2016 alle 15:24 Autore: Giacomo Salvini
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La bagarre politica post-terremoto è ufficialmente iniziata. Dopo le prime polemiche dei giorni scorsi tra il Movimento 5 Stelle e Bruno Vespa, il blog di Beppe Grillo va all’attacco del governo parlando di “pannicelli caldi” per la ricostruzione dei centri colpiti dal sisma dello scorso 24 agosto. Ma ad infuocare il dibattito non c’è solo l’intervento che il governo dovrà fare per restituire una vita normale agli abitanti di Amatrice, Accumoli o Pescara del Tronto. Le opposizioni infatti hanno iniziato ad attaccare la scelta di Renzi di affidare la ricostruzione al commissario Vasco Errani che, da Presidente della Regione Emilia, ha già alle spalle una lunga esperienza di emergenze di questo genere.

Terremoto, Grillo: agevolazioni fiscali e sospensione mutui sono pannicelli caldi

“Nel momento del panico, delle macerie, si parla di pannicelli caldi come le ‘agevolazioni fiscali’ (ovvero, miseri abbuoni sulle tasse per gente che ha perso tutto), o di ‘sospensione dei mutui’(che verranno richiesti senza pietà dopo qualche mese o anno, su case ormai ridotte in polvere)” scrive Beppe Grillo sul suo blog in un post dal titolo emblematico (“Terremoto, servono risposte sensate: non contentini”). L’ex comico genovese nutre dubbi anche sull’impegno economico che il governo farà sulla ricostruzione dei territori colpiti: “Si è coniata la magica locuzione ‘dopo-terremoto’, astutamente messa lì a sostituire la parola ‘ricostruzione’ che fa venire i sudori freddi a qualsiasi governo. Ai tempi del Friuli, nel 1976, il Paese spese 18 miliardi per ricostruire case e paesi: oggi si stanziano miseri 50 milioni per una minestra e una tenda, e per il resto si fa capire che è meglio che ci pensiamo da soli, dato che lo Stato non esiste più. O meglio: esiste solo per andare a pietire due soldi di sforamento in Europa, che ci viene prontamente negato perché le aree colpite non sono industrializzate, non fanno PIL, insomma i borghi del ‘300 non valgono nulla agli occhi dei burocrati europei”. Segue elenco delle risposte del Movimento 5 Stelle all’emergenza nazionale: “Risposte tecniche, piani articolati, sistemi di messa in sicurezza che siano capaci di guardare al futuro e di spezzare il loop”.

Terremoto, M5S contro Errani commissario

Intanto le opposizioni criticano anche la scelta del governo di affidare la gestione post-terremoto a Vasco Errani, ex governatore dell’Emilia dimessosi dopo la condanna in appello ad un anno per falso ideologico. Errani poi è stato assolto nel processo d’appello bis e completamente riabilitato anche all’interno del suo stesso partito. Di Errani si era parlato per una poltrona da Ministro dello Sviluppo Economico dopo le dimissioni di Federica Guidi (poi al Mise è andato Carlo Calenda) e, più recentemente, per ricucire le diverse anime del Pd dopo la sconfitta alle elezioni amministrative del giugno scorso. Il primo ad andare all’attacco è stato il vicepresidente della Camera e leader in pectore del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, che sul proprio profilo facebook ha parlato di “un Presidente del Consiglio che pensa di sfruttare la tragedia per ricucire il Pd e che gestisce un’emergenza con le logiche del congresso di partito”. Più nello specifico va il deputato emiliano Michele dell’Orco che accusa chi parla di “modello Emilia” di non essersi accorto del “coinvolgimento di aziende direttamente o indirettamente vicine alla criminalità mafiosa” nella ricostruzione che seguì il sisma del 2012 proprio in Emilia Romagna. Sulla stessa linea la capogruppo alla Camera, Laura Castelli: “quanto accaduto in seguito al commissariamento di Errani in Emilia lo conosciamo tutti, arriva anche a includere inchieste che hanno sottolineato quanto la ‘ndrangheta entri in questi appalti e in queste ricostruzioni”.

Terremoto, Salvini: no a Errani, sì a Tronca

La scelta di nominare Errani come commissario non va giù neppure alle altre opposizioni che però, rispetto ai 5 stelle, tengono toni più concilianti. Il segretario della Lega Nord Matteo Salvini, dopo aver dato la disponibilità del Carroccio a mantenere uno “spirito costruttivo”, fa il nome dell’ex prefetto di Milano e commissario di Roma Francesco Paolo Tronca per la gestione post-sisma. “Il prefetto ha già dimostrato di essere in grado di gestire con successo situazioni difficili e delicate in numerose città tra cui Milano e Roma – ha continuato Salvini –. Siamo certi che sarebbe in grado di svolgere un ottimo lavoro anche nelle zone del centro Italia colpite dal terremoto”. Qualche apertura arriva anche da Forza Italia per bocca del vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri: “FI farà proposte per la ricostruzione delle zone terremotate e darà piena disponibilità in ogni passaggio parlamentare con uno spirito di coesione che è doveroso” ma la nomina di Errani è “certamente un avvio sbagliato”.

@salvini_giacomo

L'autore: Giacomo Salvini

Studente di Scienze Politiche alla Cesare Alfieri di Firenze. 20 anni, nato a Livorno. Mi occupo di politica e tutto ciò che ci gira intorno. Collaboro con Termometro Politico dal 2013. Su Twitter @salvini_giacomo
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