Sondaggi Referendum Costituzionale: per Piepoli il no ora è avanti

Pubblicato il 6 Settembre 2016 alle 11:33 Autore: Redazione
sondaggi referendum costituzionale piepoli intenzioni di voto

Sondaggi Referendum Costituzionale: il no leggermente avanti per Piepoli

Un risultato sul filo di lana. E’ questo lo scenario prospettato nell’ultimo sondaggio condotto da Piepoli con riferimento alle intenzioni di voto degli italiani sul referendum costituzionale, in programma – salvo slittamenti – in autunno.

Secondo Piepoli, il fronte del no alla riforma voluta dal premier Matteo Renzi è al 51%, con 2 punti di vantaggio sui sostenitori della revisione costituzionale. Ciò che risalta è però il trend discendente del fronte del sì alla riforma, che perde ben 7 punti rispetto al 56% registrato a maggio scorso.

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Sondaggi Referendum Costituzionale: crolla il consenso nel centrodestra

Piepoli ha suddiviso i giudizi nei confronti della riforma in 3 grandi gruppi elettorali: i sostenitori di centrosinistra, quelli di centrodestra e i simpatizzanti del M5S. L’elettorato maggiormente favorevole alla riforma resta ovviamente quello di centrosinistra, che rappresenta quasi la metà di quel 49% a sostegno della revisione costituzionale. Inoltre, l’elettorato progressista è l’unico nel quale il progetto di riforma ha visto incrementare il proprio consenso, con un aumento dal 20% di giugno all’attuale 24%.

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Trend opposto invece nell’elettorato grillino, il cui consenso alla riforma è precipitato dal 16% di maggio all’8% di luglio, per poi risalire di un punto ad agosto. In netto calo nell’ultimo mese anche il consenso dell’elettorato di centrodestra – in cui Piepoli ha inserito anche un 3% di elettori che non hanno dichiarato la propria posizione politica – che perde 4 punti rispetto a luglio.

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Contestualmente è proprio l’area di centrodestra a trainare la crescita del fronte del no: tra i conservatori l’opposizione alla riforma è cresciuta di ben 7 punti in un mese, un dato tale da controbilanciare ampiamente il calo di dissenso registrato tra elettori di centrosinistra (-3%) e addirittura grillini (-2%). Ed ora è proprio l’area di centrodestra a guidare il fronte del no, rappresentando il 20% di quel 51% contrario alla riforma, ovvero 2 punti in più rispetto al dissenso registrato tra gli elettori del M5S.

(Nota metodologica – Sondaggio realizzato il 29/08/2016. Campione di riferimento: italiani maggiorenni, segmentato per sesso, età, Grandi Ripartizioni Geografiche e Ampiezza Centri proporzionalmente all’universo della popolazione italiana. Consistenza numerica del campione di intervistati, numero dei non rispondenti e delle sostituzioni effettuate interviste complete metodologia C.A.T.I.: 355 interviste complete metodologia C.A.W.I.: 155 totale complete: 510 non rispondenti/rifiuti/fuori quota (C.A.T.I.): 5.794 totale contatti (C.A.T.I./C.A.W.I.): 6.304. Margine di errore (con livello di confidenza 95%) su 510: ± 4.3%. Metodo di raccolta informazioni: metodologia mista C.A.T.I./C.A.W.I.)

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