Spagna, trama Gürtel: al via maxi-processo per corruzione

Pubblicato il 7 Ottobre 2016 alle 15:59 Autore: Alessandro Faggiano
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Spagna, trama Gürtel: al via maxi-processo per corruzione

È cominciato martedì il più grande processo per corruzione che abbia visto il paese iberico. Al banco degli imputati siedono grandi impresari e banchieri, esponenti di partito e  viene indagato il partito stesso: il Partido Popular di Mariano Rajoy (PP).

Spagna, Gürtel: una trama di corruzione da un miliardo di euro

Il valore economico della maggior rete di corruzione mai scoperta in Spagna potrebbe aggirarsi – secondo le stime del giornale “El Plural” -sull’ ordine del miliardo di euro.  Una trama che si snoda attraverso l’ attribuzione illegittima di eventi, appalti, favoreggiamenti da parte delle amministrazioni locali nei confronti degli imprenditori. La rete di corruzione è stata operativa – secondo i resoconti giudiziari e della Policía Nacional – per almeno 10 anni: dal 1999 al 2009 (anno in cui è stato emesso il mandato di arresto per il presunto responsabile principale della trama). Ció nonostante, data l’ estensione della rete – basata in clientelismi e favoritismi – l’ operazione investigativa ha raggiunto personaggi politici di alto profilo come Luis Bárcenas, ex tesoriere del PP dal 1990 fino al 2009.

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Gürtel: tra gli indagati, il Partido Popular

Al centro della bufera giudiziaria sono finiti grandi imprenditori e personaggi politici di rillievo. La mente e “numero uno” del caso Gürtel è l’ imprenditore Francisco Correa Sánchez. Nell’ ambiente, era solito farsi chiamare “Don Vito”, ispirandosi al celebre Padrino di Marlon Brando e Francis Ford Coppola. Tra le accuse dalla fiscalía (l’ equivalente del Pubblico Ministero) spiccano: riciclaggio di capitali, falso in bilancio, delitto contro l’ Hacienda, prevaricazione, vessazione e frode continuata all’ amministrazione pubblica. La richiesta dell’ accusa è di 125 anni di carcere. Il numero due – principale contatto politico – è l’ ex-segretario del Partido Popular di Galicia, Pablo Crespo. Con accuse molto simili a quelle di Correa, la fiscalía chiede 86 anni di reclusione per uno dei massimi esponenti dell’ attuale partito di governo. Oltre ai due imputati principali della Gürtel, siedono al banco degli imputati altri 35 esponenti del mondo dell’ imprenditoria e del PP. Lo stesso  Partido Popular (come organizzazione politica) rientra tra gli imputati: l’ accusa è di favoreggiamento e appropriazione indebita per finanziazione illecita, propiziata dal suo ex-tesoriere Bárcenas.

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Trama Gürtel: che effetti sulla formazione di governo?

Per quanto si tratti del “maggior scandalo di corruzione della storia spagnola”, sembra che questa non possa ostacolare più di tanto il cammino di Rajoy verso il suo secondo mandato presidenziale. La situazione esplosiva all’ interno del PSOE (diviso tra i partitari del segretario uscente, Pedro Sánchez, e la maggior indiziata alla successione, Susana Díaz), congiuntamente con l’ accondiscendenza conclamata del partito Ciudadanos (di Albert Rivera), sembra spianare la strada al “bis” dei popolari. Lo stesso elettorato sembra essere stato clemente con i popolari, in quanto la maggioranza della popolazione ha confermato la fiducia al governo di Mariano Rajoy. Lo stesso primo ministro, indirettamente implicato nella trama Gürtel e accusato a più riprese dai suoi avversari politici di aver avallato il sistema di corruttele, ha reiterato più e più volte la sua estraneità ai fatti. La capacità di glissare sull’ argomento gli ha concesso di limitare i danni “d’immagine” personali, per scaricarli sulla struttura di partito che – come si è visto – non ne esce scalfito elettoralmente. Le prime sentenze di colpevolezza (dove e quando dovessero esserci) potrebbero cominciare a far scricchiolare il PP. Per il momento i popolari reggono il colpo, con uno stoico Rajoy al comando e sempre più vicino alla riconferma come capo dell’ esecutivo.

L'autore: Alessandro Faggiano

Caporedattore di Termometro Sportivo e Termometro Quotidiano. Analista politico e politologo. Laureato in Relazioni Internazionali presso l'Università degli studi di Salerno e con un master in analisi politica conseguito presso l'Universidad Complutense de Madrid (UCM).
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