Sondaggio Ipsos, gli italiani bocciano il governo su banche e pensioni

Pubblicato il 8 Ottobre 2016 alle 12:15 Autore: Giacomo Salvini
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L’autunno caldo del governo Renzi è entrato nel vivo. Entro dieci giorni il Consiglio dei Ministri deve approvare la nuova legge di bilancio e tra meno di due mesi gli italiani saranno chiamati alle urne per esprimersi sulla riforma costituzionale su cui il premier ha puntato tutto. In caso di vittoria del “No” tutti gli scenari sono possibili, comprese le dimissioni di Renzi e la caduta del governo. Intanto, gli italiani non sembrano approvare le misure economiche messe in campo dal governo. Secondo l’ultimo sondaggio Ipsos per Di Martedì, infatti, i cittadini non si fidano della nuova misura sulle pensioni (Ape) che verrà inserita nella stabilità 2017 e neppure del modo in cui il governo sta affrontando la crisi bancaria.

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Ipsos, governo rimandato sulle pensioni

Per quanto riguarda le pensioni, il governo nella prossima legge di bilancio metterà nero su bianco una nuova misura che renderà più flessibile l’uscita dal mondo del lavoro. L’Ape (che sta per Anticipo Pensionistico) permetterà ai lavoratori che hanno raggiunto i 63 anni (ovvero quelli nati tra il 1951 e il 1953) di poter uscire anticipatamente dal mercato del lavoro con 3 anni e 7 mesi di anticipo rispetto alla soglia prevista dalla legge Fornero. A quel punto, la banca presterà al lavoratore i soldi che gli permetteranno di anticipare la pensione e il prestito sarà di tipo ventennale. La penalizzazione sarà del 5% per ogni anno d’anticipo. Non è ancora chiaro quante risorse verranno messe su questa misura nella prossima Stabilità ma si parla di 6 miliardi in 3 anni e di meno di 2 per il prossimo. Ma gli italiani non sembrano fidarsi della norma. Due cittadini su tre infatti la ritiene “più che altro un bluff poco utile nel concreto” mentre solo per il 21% quello dell’Ape è un “cambiamento profondo e utile del sistema pensionistico”. Inoltre ben il 71% degli intervistati non si fiderebbe di “accendere l’Ape con una banca” contro un misero 18% dei sostenitori della misura.

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Ipsos, due italiani su tre bocciano il governo sulle banche

Ed è proprio sul risparmio che si concentrano molte delle preoccupazioni degli italiani. La crisi e il salvataggio delle quattro banche (Banca Etruria, Banca Marche, Carichieti e Cariferrara) nello scorso novembre, gli scandali che hanno coinvolto i vertici di Monte dei Paschi di Siena (oggi in condizioni difficili) e il quotidiano crollo del sistema bancario sui listini di Borsa, preoccupano e non poco i cittadini che nelle banche continuano ad avere molti dei propri risparmi. Secondo due italiani su tre (63%) il governo infatti non sta rispondendo in maniera adeguata alla crisi delle banche contro un 22% di sostenitori del governo nell’ambito del risparmio.

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Se il governo sta concentrando molte delle proprie energie sul referendum del prossimo 4 dicembre, gli italiano sembrano andare completamente da un’altra parte. Solo l’8% degli elettori, infatti, mette al primo posto la riforma della costituzione tra le priorità da affrontare mentre quasi due italiani su tre pensa che il governo dovrebbe impegnarsi prima di tutto nel creare lavoro (64%) e il 30% nell’abbassare le tasse. Segue la questione immigrazione (21%), rendere la sanità più efficiente (18%) e poi tutelare il risparmio (8%).

NOTA METODOLOGICA

Sondaggio realizzato da Ipsos Pa per Itv Movie Srl (trasmissione “Di Martedì” su La 7) presso un campione casuale nazionale rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne secondo genere, età, livello di scolarità, area geografica di residenza, dimensione del comune di residenza. Sono state realizzate 600 interviste (su 8.877 contatti), mediante sistema Cati, il 3 ottobre 2016.

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L'autore: Giacomo Salvini

Studente di Scienze Politiche alla Cesare Alfieri di Firenze. 20 anni, nato a Livorno. Mi occupo di politica e tutto ciò che ci gira intorno. Collaboro con Termometro Politico dal 2013. Su Twitter @salvini_giacomo
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