Centrodestra, Santanché si fa il suo Movimento politico

Pubblicato il 19 Dicembre 2016 alle 16:14 Autore: Andrea Turco
Santanché, Marchini, Berlusconi

E’ nato un nuovo movimento nell’ecosistema politico italiano: “Repubblicani, noi, popolo sovrano“. A battezzarlo sabato sera all’Atahotel di Pero è stata Daniela Santanché.

“Crediamo che questo sia il momento di allargare la nostra rete e di fare movimentismo – ha affermato la deputata di Forza Italia – Il momento di fare iniziative. Abbiamo contribuito a far vincere il referendum al No, 60 a 40, e ci ritroviamo con un governo, il quarto non eletto, che non solo è una fotocopia del precedente ma è anche il comitato del Sì al completo, con ricette devastanti per l’Italia come quelle sull’immigrazione, sulla sicurezza e sul lavoro”.

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Il nuovo movimento è stato battezzato alla presenza di numero sindaci, assessori e consiglieri lombardi. Presenti erano anche i deputati Giuseppe Romele e Luca Squeri e i senatori Sante Zuffada e Mario Mantovani.

L’indirizzo politico è quello già tracciato da Giovanni Toti: unità nel centrodestra e primarie per eleggere il leader.

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“La gente ci ha fatto capire che vuole partecipare e vuole decidere e noi vogliamo essere promotori di questo, ascoltare tutte queste persone e stare in mezzo a loro. Sono contraria alla politica dei palazzi, io sono per la politica del popolo. Sì, perché c’è molto da pedalare da ora in avanti e le salite saranno tante. Ma soprattutto dobbiamo farlo insieme a Lega e Fratelli d’Italia. Non si può stare fermi in politica. La politica è come l’acqua, tutti gli spazi si riempiono. Da ora in poi ci daremo da fare sul territorio con iniziative che faranno conoscere il nostro simbolo. In febbraio organizzeremo una grandissima convention”.

Libero boccia il progetto di Santanché

Il nuovo Movimento politico è stato molto criticato da Libero, quotidiano di area centrodestra.

Già la politica italiana appare alquanto incasinata, ad aggravare la situazione caotica dei partiti ci si mettono pure le correnti. Peraltro con nomi che più lunghi non si può Silvio non c’ è. E qualcuno sta già sostituendo, almeno nella sua immaginazione, il famoso slogan «meno male che Silvio c’ è» con un sordido pensiero: «Meno male che Silvio non c’ è». Si sa che, quando il gatto non c’ è, i topi ballano.  Predominano ancora partitismi all’ interno dei partiti, anzi sono in aumento. Le crepe si moltiplicano diventando spaccature. E poi abissi. Eppure gli addetti ai lavori ci dicono: «Il movimento Repubblicani Noi Popolo Sovrano vuole dare più forza a Forza Italia». Come non si capisce.

 

 

L'autore: Andrea Turco

Classe 1986, dopo alcune esperienze presso le redazioni di Radio Italia, Libero Quotidiano e OmniMilano approda a Termometro Politico.. Dal gennaio 2014 collabora con il portale d'informazione Smartweek. Su Twitter è @andreaturcomi
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