Banche, il governo pronto allo sforamento ‘salva-risparmio’

Pubblicato il 20 Dicembre 2016 alle 17:15 Autore: Ilaria Porrone
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Banche, il governo sarebbe pronto a chiedere una variazione sul bilancio per salvare gli istituti in difficoltà. Il consiglio dei ministri si è infatti riunito ieri e al termine il presidente del consiglio Paolo Gentiloni e il ministro dell’economia Pier Carlo Padoan hanno spiegato alla stampa che il cdm avrebbe approvato la relazione al parlamento che autorizza il governo a ricorrere ad un maggiorazione del debito. La manovra dovrebbe interessare diversi istituti, a partire dal Monte dei Paschi di Siena, impegnata in questi giorni in una complessa ricapitalizzazione di mercato da 5 miliardi, con la possibilità di andare incontro a un fallimento e quindi alla necessità di un intervento pubblico.

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Con la decisione presa in consiglio dei ministri, il governo presenterà in Parlamento una richiesta di maggiorazione di 20 miliardi. Gentiloni ha spiegato che l’operazione ‘salva-risparmio’ sarebbe a scopo precauzionale e bisognerà valutare la sua necessità. Il ministro Padoan ha invece spiegato che lo stock potrebbe essere utilizzato per due tipi di interventi, da una parte “la garanzia di un adeguato livello di liquidità al sistema bancario, anche con garanzie pubbliche” – dall’altra: “un programma di rafforzamento patrimoniale delle banche, che preveda anche la sottoscrizione di nuove azioni”. Padoan ha aggiunto: “ove attivata questa azione salva-risparmio ha un impatto sul debito. Questo impatto va considerato una misura di natura temporanea, che non impatta sulla grandezza di natura strutturale”.

Banche, Bruxelles prepara il report su debito italiano

Ed è proprio il debito e la richiesta di maggiorazione ad attirare le attenzioni della commissione europea, che nei giorni scorsi aveva dichiarato di  monitorare l’avanzamento delle misure a marzo del 2017, dando più tempo all’Italia. Nei prossimi giorni Bruxelles pubblicherà un report sulla situazione del debito del paese. Sulla questione, Padoan ha chiarito: “ove attivate queste risorse, le modalità di rientro del debito verrebbero dettagliate e certificate nel Documento di Economia e Finanza relativo al periodo in questione. Queste risorse avrebbero un impatto nel 2017″.

L'autore: Ilaria Porrone

Classe 1987, vive a Roma. Laureata in Relazioni Internazionali presso l’Università di Roma Tre. Appassionata di storia e comunicazione politica, nel tempo libero è una volontaria della ONG Emergency. Collabora con Termometro Politico dal 2014. Su twitter è @IlariaPorrone
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