Istat: si consolidano i segnali positivi sull’economia italiana

Pubblicato il 30 Dicembre 2016 alle 14:35 Autore: Camilla Ferrandi
istat, disoccupazione

Istat: si consolidano i segnali positivi sull’economia italiana

Esce stamani la nota mensile sull’andamento dell’economia italiana ad opera dell’Istat. “Si consolidano i segnali positivi” dicono gli esperti, delineando un quadro speranzoso. Per quanto riguarda la produzione industriale, variazioni positive si sono registrate nell’energia (+2,1%), nei beni strumentali (+0,5%) e nei beni intermedi (+0,1%), mentre risultano in diminuzione i beni di consumo (-0,9%). L’andamento del fatturato industriale conferma l’evoluzione positiva del settore manifatturiero, in crescita no stop da maggio scorso, beneficiando anche del miglioramento del clima di fiducia delle imprese della manifattura trainato dai giudizi sugli ordini e dalle attese sulla produzione.

Istat: si consolidano i segnali positivi sull’economia italiana

In crescita anche gli indicatori del commercio estero e delle vendite al dettaglio. Solo le prospettive del settore costruzioni rimangono incerte, spiega l’Istat. Dopo il forte calo registrato a settembre, a ottobre l’indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni registra un’ulteriore diminuzione (-0,9%).

Inoltre, a dicembre diminuisce anche il clima di fiducia delle imprese con un peggioramento sia dei giudizi sugli ordini sia delle aspettative sull’occupazione. Riguardo al mercato del lavoro, gli esperti sottolineano che le attese formulate dagli imprenditori sulle tendenze dell’occupazione, segnalano un miglioramento nell’industria manifatturiera e una diminuzione nei servizi, nel commercio e nelle costruzioni.

Sul fronte dei prezzi, segnali di recupero si registrano nei prezzi alla produzione dei beni di consumo destinati al mercato interno che, dalla primavera, risultano in aumento: il tasso di incremento su base annua è salito in novembre allo 0,4%. Le attese sui prezzi delle imprese che producono beni per il consumo finale confermano sostanzialmente le attuali tendenze: a fine 2016 prevale la quota degli operatori che intendono aumentare i prezzi di vendita rispetto a quanti prevedono ribassi.

Sul piano internazionale, è l’economia degli Stati Uniti a procedere a ritmi sostenuti, in presenza di una riduzione degli scambi internazionali e di un aumento del prezzo del petrolio.

L’evoluzione positiva, si legge nella nota, è attesa continuare nel breve periodo seppure con intensità più moderata. Anche nell’eurozona stiamo assistendo ad una crescita, anche se su ritmi moderati. Infine, per completare un quadro di per sé buono, l’Istat conclude affermando che anche l’indicatore anticipatore dell’attività economica registra una ripresa, delineando una prospettiva positiva del ritmo di crescita dell’economia nei prossimi mesi. Detto in altri termini, l’indicatore utilizzato dagli esperti per misurare, in prospettiva, l’andamento dell’attività economica, torna a salire, il che certifica il proseguimento dell’attuale fase espansiva.

Camilla Ferrandi

L'autore: Camilla Ferrandi

Nata nel 1989 a Grosseto. Laureata magistrale in Scienze della Politica e dei Processi Decisionali presso la Cesare Alfieri di Firenze e con un Master in Istituzioni Parlamentari per consulenti d'assemblea conseguito a La Sapienza. Appassionata di politica interna, collaboro con Termometro Politico dal 2016.
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