Antonio Tajani (Partito Popolare Europeo) nuovo presidente del Parlamento Europeo

Pubblicato il 17 Gennaio 2017 alle 10:16 Autore: Alessandro Faggiano
tajani, presidente parlamento europeo

Antonio Tajani è il nuovo presidente Parlamento Europeo

Alla fine tocca a Tajani: è arrivata la vittoria dei popolari, grazie anche all’appoggio indispensabile del gruppo di Guy Verhofstadt, leader di ALDE. Le prime tre votazioni hanno fatto registrare esiti molto simili, con Pittella troppo staccato per riuscire a impensierire la candidatura di Tajani. Nel testa a testa della votazione finale, il forzista è riuscito a portare a casa la vittoria. È lui il nuovo presidente del Parlamento Europeo. Sostituirà Martin Schulz, socialista e leader carismatico del gruppo S&D.

11.40: si chiude il conteggio della prima votazione. il leader dei liberali si ritira e appoggia il popolare di destra Tajani. Dei sei rimasti in lizza, nessuno si ritira. La prossima votazione è alle 13:00.


È il giorno della votazione nell’Europarlamento per decidere il successore del tedesco Martin Schulz. La ‘vecchia nemesi’ di Silvio Berlusconi termina il suo mandato ed è pronto al rientro in Patria per giocarsi le sue carte contro la Merkel. Schulz lascia un posto di prestigio in cui, con quasi assoluta certezza, si inserirà un italiano. I candidati per la presidenza al Parlamento Europeo sono sette.

Presidente Parlamento Europeo: i favoriti

Il gran favorito è sicuramente Antonio Tajani: scelto dal gruppo dei popolari di destra. A tallonarlo c’è un altro italiano: Gianni Pittella, scelto come opzione dal gruppo dei socialisti europei. Entrambi avranno bisogno dell’appoggio di altri gruppi per poter essere eletti.

Presidente Parlamento Europeo: l’underdog

È qui che entrano in gioco gli outsiders, con scarse probabilità di ottenere l’ambita poltrona. Il terzo in lizza è quel Guy Verhofstadt dei liberali (ALDE) di cui si è discusso molto negli ultimi giorni per la telenovela M5S sul gruppo dell’europarlamento. Guy voleva assicurarsi il voto dei 5 stelle per incrementare le proprie chance di vittoria e incamerare una maggior capacità di pressione. Come sappiamo, però, ciò non è stato. Tuttavia, il nome di Verhofstadt rimane tra i papabili, immediatamente dopo i due italiani, Tajani e Pittella.

Presidente Parlamento Europeo: gli outsiders

Gli altri quattro gruppi parlamentari possono incidere sulla decisione finale, ma non ‘portare avanti’ il proprio candidato. Anche in questo poker di outsiders, troviamo ancora due italiani: per il gruppo dell’EFDD (in cui troviamo M5S e UKIP) si presenta Piernicola Pedicini. Dall’altro lato, a sinistra – per il GUE/NGL – la scelta è ricaduta su Eleonora Forenza. Si chiude, infine, con il candidato dei Verdi, Jean Lambert, ed Helga Stevens (rappresentante dei conservatori e riformisti per l’Europa).

Presidente Parlamento Europeo: come si vota

Il candidato presidente dovrà ottenere la maggioranza assoluta dei voti emessi (50%+1). In caso di fumata nera per le prime tre votazioni, alla quarta rimarrebbero solo i due candidati più votati dell’ultima votazione. Considerando la segretezza del voto, si può evincere l’importanza della strategia.

 

 

L'autore: Alessandro Faggiano

Caporedattore di Termometro Sportivo e Termometro Quotidiano. Analista politico e politologo. Laureato in Relazioni Internazionali presso l'Università degli studi di Salerno e con un master in analisi politica conseguito presso l'Universidad Complutense de Madrid (UCM).
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