Antonio Tajani: chi è il favorito alla presidenza del Parlamento Europeo

Pubblicato il 17 Gennaio 2017 alle 13:55 Autore: Alessandro Faggiano
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Antonio Tajani: chi è il favorito alla presidenza del Parlamento Europeo

A meno di clamorosi ribaltoni dell’ultima ora, Antonio Tajani sarà il nuovo Presidente del Parlamento Europeo. Tajani fa parte del gruppo dei Popolari Europei (EPP) e prenderebbe le redini della presidenza dal veterano Martin Schulz, della fazione opposta (S&D). Nella prima ronda di votazioni, Tajani ha conseguito l’appoggio di Guy Verhofstadt, leader dell’ALDE. Un appoggio che, virtualmente, gli garantisce la vittoria finale. Ma chi è Antonio Tajani?

Antonio Tajani: il primo berlusconiano

Tajani è berlusconiano della prima ora. Sin dalla prima campagna elettorale, Tajani è stato uno degli elementi di spicco – e fidatissimo – del Cavaliere. Cominciò come coordinatore della regione Lazio per poi guadagnarsi il posto di portavoce del Presidente del Consiglio.

Antonio Tajani poliglotta

L’esponente del Partito Popolare Europeo parla fluentemente quattro lingue: italiano, francese, inglese e spagnolo. Nei discorsi in Parlamento passa con agilità dall’una all’altra lingua. Ne ha fatto sfoggio in occasione della seconda votazione per la presidenza.

Antonio Tajani: un ventennio nelle istituzioni comunitarie

Tajani è tra i più longevi esponenti delle istituzioni europee. Nel 1994 fu eletto eurodeputato tra le file di Forza Italia (per il gruppo dei popolari). Mantenne il suo seggio da eurodeputato per circa 14 anni. Nel 2008 ottenne l’onere e l’onore di rappresentare l’Italia nella Commissione (l’organo più importante dell’Unione). Subentrando a Frattini, diventa commissario per i trasporti. Successivamente, prenderà il ruolo ancor più importante di commissario per l’industria. In ambo i casi, il presidente della Commissione Europea fu il portoghese Manuel Barroso. Alla fine del suo mandato, rinunciò a quasi mezzo milione di euro di indennizzo.

Le onoreficenze estere di Tajani

Anche se in Italia non è stato insignito di alcuna onoreficenza, il forzista è stato nominato Cavaliere di Gran Croce in Romania nel 2007. Successivamente, fu insignito del titolo di Ufficiale dell’Ordine della Légion d’honneur in Francia (2012). Negli ultimi anni, riceve la gran croce al merito civile dal ministro degli esteri spagnolo (2013). Infine, nel 2015, arriva l’onoreficenza con il grado più alto dell’Ordine cileno di Bernardo O’Higgins.

 

 

L'autore: Alessandro Faggiano

Caporedattore di Termometro Sportivo e Termometro Quotidiano. Analista politico e politologo. Laureato in Relazioni Internazionali presso l'Università degli studi di Salerno e con un master in analisi politica conseguito presso l'Universidad Complutense de Madrid (UCM).
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