Matteo Renzi a Firenze per Pitti Uomo “Banche non hanno più alibi, imprenditori non mollino”

Pubblicato il 17 Giugno 2014 alle 13:24 Autore: Emanuele Vena

Giornata “casalinga” per il premier Matteo Renzi, che stamattina ha partecipato a Firenze all’inaugurazione dell’abbigliamento di Pitti Uomo.  L’ex sindaco della città alla Fortezza da Basso ha salutato stilisti ed operatori della moda, ricevendo anche un regalo da Lapo Elkann: un paio di occhiali con la serigrafia di Firenze.

Una passeggiata “popolare” per le vie della città di cui era sindaco sino a qualche mese fa, prima del grande salto nell’agone della politica nazionale. Numerosi applausi ed incitamenti a non mollare, e perfino qualche richiesta di selfie. Per Renzi anche una colazione al bar, in cui ha approfittato per scherzare: “vabbè che in questa città non conto più niente, ma oggi pago io”.

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LE BANCHE – Nell’intervento del premier a Pitti Uomo, va segnalata l’attenzione rivolta agli istituti bancari. “Dopo l’innovazione portata da Mario Draghi e dal board della Bce non ci sono più alibi per non dare credito alle imprese”, sostiene Renzi. Che aggiunge, sempre rivolto alle banche: “fate girare denaro, la crisi non è finita ma può essere vinta”.

GLI IMPRENDITORI – Dal premier un messaggio anche rivolto alle aziende: “i piccoli e medi imprenditori non devono sentirsi abbandonati”. E traccia le linee guida per risalire la china: “serve un bel taglio a tutto quello che burocraticamente ha fermato la crescita”. E, visto l’evento in corso, un accenno alla centralità del settore della moda: “bisogna raccontare come la qualità della nostra impresa si colleghi ad un’idea di sviluppo”.

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EXPO E MOSE – “Dobbiamo raccontare un Paese diverso, è giusto che ci sia una pulizia radicale”, sostiene il premier riguardo agli scandali. Ma avverte: “Expo è una gigantesca chance per l’Italia”. E poi da Matteo Renzi un parallelo tra politici e direttori commerciali: “se le aziende avessero direttori commerciali come i politici italiani, sarebbero morte”.

Emanuele Vena

L'autore: Emanuele Vena

Lucano, classe ’84, laureato in Relazioni Internazionali presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna e specializzato in Politica Internazionale e Diplomazia presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Padova. Appassionato di storia, politica e giornalismo, trascorre il tempo libero percuotendo amabilmente la sua batteria. Collabora con il Termometro Politico dal 2013. Durante il 2015 è stato anche redattore di politica estera presso IBTimes Italia. Su Twitter è @EmanueleVena
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